Giudice: "Lo Stato non c'è, giro armato". Il Csm avvia procedura di trasferimento

Procedura di trasferimento per il giudice di Treviso Angelo Mascolo, dopo la lettera aperta del magistrato pubblicata su alcuni quotidiani, nella quale si leggeva che "lo Stato non c’è, d’ora in poi giro armato"

Giudice: "Lo Stato non c'è, giro armato". Il Csm avvia procedura di trasferimento

Il giudice di Treviso Angelo Mascolo alcune settimane fa aveva mandato una lettera ai giornali dicendo che d'ora in poi avrebbe girato armato. A indurlo a compiere questa scelta era stato un episodio: dopo un sorpasso era stato inseguito da un'auto, con ripetuti colpi di abbagliante. Poco dopo il giudice aveva incontrato una pattuglia di carabinieri, ai quali si era rivolto per denunciare quanto accaduto. Gli inseguitori avevano raccontato agli uomini dell'Arma di aver tallonato Mascolo solo "per esprimere critiche sul suo modo di guidare". Il giudice, però, non credendo a quella versione aveva scritto la lettera-sfogo ai giornali, ponendo un problema: "Se fossi stato armato, come è mio diritto e come sarò d'ora in poi, che sarebbe successo se, senza l'intervento dei Carabinieri, le due facce proibite a bordo della Bmw mi avessero fermato e aggredito, come chiaramente volevano fare?". Quello sfogo ovviamente aveva fatto discutere, scatenando un gran polverone.

Mascolo aveva lanciata la sua sfida: "Creiamo un'assicurazione pagata dallo Stato che risarcisca i commercianti dalle rapine. Lo Stato non c'è, d'ora in poi giro armato". Parole stigmatizzate dall’Anm del Veneto, che in una nota aveva sottolineato che "i magistrati veneti credono profondamente nello Stato", che "esiste e controlla saldamente il territorio". Una scelta, questa, che aveva portato Mascolo a querelare la giunta veneta del sindacato delle toghe, iniziativa che è stata definita dal neo presidente dell’Anm Eugenio Albamonte "grave e senza precedenti". Il Csm a quel punto ha autorizzato l'apertura di una pratica per verificare se sussistessero o meno i presupposti per avviare una procedura di trasferimento d'ufficio.

La procedura, come si apprende, è stata avviata. L'ha fatta partire la prima commissione del Csm, per incompatibilità nei confronti del giudice.

L’istruttoria della prima commissione, presieduta dal consigliere laico Giuseppe Fanfani (vicepresidente è il togato Luca Palamara), prenderà il via la prossima settimana con l’audizione del presidente del tribunale di Trevis.

Subito dopo, come prevede il regolamento, Mascolo verrà convocato a Palazzo dei Marescialli, assistito da un difensore, per spiegare le sue ragioni.

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