È un'accusa al tempo stesso grave e preoccupante quella lanciata da Greenpeace contro diversi marchi di abbigliamento outdoor. Secondo Greenpeace, marchi come The North Face, Patagonia, Mammut, Salewa e Columbia utilizzerebbero nei loro prodotti sostanze chimiche pericolose e persistenti, dannose per la salute e l'ambiente.
Secondo il rapporto "Tracce nascoste nell'outdoor" pubblicato ieri, tracce di Pfc - i materiali comunemente utilizzati per impermeabilizzare - sono state trovate nei prodotti dei maggiori marchi del settore outdoor: nell'abbigliamento, ma anche in scarpe, tende, zaini, corde e perfino sacchi a pelo. Solo in 4 prodotti (il 10% dei quaranta prodotti analizzati) non sono stati rilevati Pfc.
"Abbiamo trovato elevate concentrazioni di Pfoa, un Pfc a catena lunga collegato a numerose patologie e malattie gravi come il cancro, in 11 prodotti tra cui alcuni dei marchi The North Face, Salewa e Mammut. Questa sostanza è già sottoposta a severe limitazioni in Norvegia", afferma Giuseppe Ungherese, di Greenpeace Italia.
"Marchi popolari come The North Face e Mammut - sottolinea Ungherese - non mostrano grande rispetto della natura considerato il massiccio uso di sostanze chimiche nelle loro filiere produttive.
Insieme a tutti gli amanti della natura e degli sport all'aria aperta - conclude il responsabile di Greenpeace - li sfidiamo a mostrarci che cosa vuol dire essere leader nel rispetto dell'ambiente: devono smettere di usare sostanze chimiche pericolose adesso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.