Una schiera di ragazzi assiepati all'esterno del campo sportivo di Paliano mentre il feretro di Willy Monteiro Duarte varca, tra lacrime ed applausi dei presenti, i cancelli d'ingresso alla struttura. Indossano una maglia bianca in onore di quel ragazzo dall'animo gentile a cui tutti volevano bene. Marciano silenziosi, in un unico gruppo compatto, esibendo uno striscione: ''Siamo online'', un modo per far sapere che sono connessi, che ci sono anche se non possono più abbracciarlo.
Immagini strazianti, profondamente laceranti, quelle che giungono dalla piccola cittadina in provincia di Frosinone. Così come per la veglia di sera, sono accorsi i centinaia, da ogni luogo, alle esequie del 21enne. Ci sono corone di fiori, bigliettini e candele sparse sullo sterrato adiacente al campo dove, dalle ore 10, il vescovo di Tivoli sta celebrando messa. In cielo sono stati liberati decine di palloncini bianchi mentre il coro locale intona un sommesso ''Quando busserò alla tua porta'' con parole dedicate allo studente lavoratore di Paliano ucciso tra la notte di sabato 5 e domenica 6 settembre. Nessuno ha la forza di parlare, né di reclamare giustizia in queste ore di dolore. In prima fila, tra le 200 sedute andate a ruba prima delle 9, ci sono i familiari di Willy: è un fiume silenzioso di lacrime quello che accompagna la bara verso l'altare. Tra i partecipanti alla cerimonia, anche il sindaco di Paliano, Domenico Alfieri, il premier Giuseppe Conte, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e il segretario del Pd e governatore del Lazio Nicola Zingaretti.
''Una morte barbara e ingiusta''
A celebrare la funzione è il vescovo di Tivoli, Matteo Parmeggiani. '"Perché la morte barbara e ingiusta di Willy non cada nell’oblio, impegniamoci tutti, istituzioni, forze dell’ordine, uomini e donne della politica, della scuola, dello sport e del tempo libero, Chiesa, famiglie e quanti detengono le chiavi di un potere enorme, quello dei media e in particolare dei media digitali, a comprometterci insieme, al di là di ogni interesse personale e senza volgere lo sguardo altrove fingendo di non vedere, a riallacciare un patto educativo a 360 gradi'', ha detto. ''Chiediamo a Dio anche la forza per saper un giorno perdonare chi ha compiuto l’irreparabile. Perdonare ma anche chiedendo che essi percorrano un cammino di rieducazione secondo quanto la giustizia vorrà disporre e in luoghi, come ad esempio le carceri, che devono essere sempre più ambienti di autentica riabilitazione dell’umano", ha sottolineato.
Le parole del premier Conte
"Sono in rappresentanza del Governo ma oggi c'è qui tutta l'Italia, l'Italia ama questa famiglia umile e operosa. Abbiamo seguito tutti questa vicenda di efferata violenza. Non possiamo sottovalutarla, non possiamo minimizzarla, assolutamente no. Non possiamo degradarla a singolo episodio isolato". Lo ha detto il Premier Giuseppe Conte uscendo dal campo sportivo di Paliano dove si sono celebrati i funerali di Willy Monteiro Duarte. "Dobbiamo guardarci in faccia - dice - maturare piena consapevolezza che ci sono alcune sacche sociali, frange della popolazione che coltivano la mitologia della violenza, della sopraffazione. Questa consapevolezza deve mobilitarci tutti, a tutti i livelli: famiglie, genitori, insegnanti, politici, giornalisti". E incalza: "Tutti dobbiamo lavorare per un comune obiettivo, contrastare questa mitologia fino a estinguerla e richiamare costantemente il quadro di valori condiviso di principi su cui si fonda la nostra civiltà. Il principio primario è il rispetto della persona, della sua dignità". "Sullo specifico episodio ci aspettiamo condanne severe certe - ribadisce il presidente del Consiglio - ci aspettiamo anche una certa rigorosa esecuzione della pena. Ma non può soltanto questo episodio essere inquadrato in una logica di repressione: stiamo per iniziare con le scuole, questo sarà l'anno scolastico dell'emergenza sanitaria e deve essere anche quello dell'inclusione e del contrasto al bullismo. Anche il linguaggio dell'odio e della violenza pesa: le parole sono pietre, a tutti i livelli".
"Colpevoli marciscano in galera"
Esprime vicinanza ai familiari di Willy anche il leader della Lega Matteo Salvini che in comizio da Ariano Irpino, in provincia di Avellino, non manca di commentare la tragedia. Lo fa con toni duri auspicando che la giustizia faccia il suo corso e che agli aggressori del 21enne vengano inflitte pene esemplari per il reato commesso. "Willy ucciso da 4 bestie - ha detto il leader del Carroccio - che spero finiscano in galera i loro giorni. Oggi è in corso il funerale di un ragazzo di 16 anni, bianco o nero non ha importanza, è un ragazzo di 16 anni e chi uccide deve marcire in galera".
''Intitoleremo una scuola a Willy''
Ai funerali anche il segretario del Pd e governatore del Lazio Nicola Zingaretti che ha detto: ''Non dimenticare mai il rispetto della persona. Colpisce la violenza su una persona inerme, gentile e coraggiosa come Willy''.
E ha aggiunto, ora ''bisogna solo far sentire alla famiglia la vicinanza di tutti e pretendere presto giustizia. La Regione pagherà e sosterrà la famiglia per le spese legali e uno degli istituti alberghieri della nostra regione sarà dedicato al nome di Willy".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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