Il coronavirus possono prenderlo anche i gatti e gli animali in generale? Il dibattito ha visto un botta e risposta via social tra il virologo Roberto Burioni e la conduttrice Rita Dalla Chiesa.
La questione
La domanda era stata posta al medico su Twitter da un utente. Lunedì quest’ultimo aveva scritto: “Ieri sera, durante la puntata di Che Tempo Che Fa ha parlato di un gatto risultato positivo al Covid-19. La notizia viene smentita dall’ASL Roma 1. Le chiedo la cortesia di ritrattare per evitare un ulteriore aumento di animali domestici”.
L’accademico aveva precisato che ci sono molti casi di felini infetti dal virus e di non voler smentire nulla a riguardo. Quindi aveva aggiunto: “Vedete di non essere meno intelligenti dei vostri animali che meritano padroni migliori”.
Poi nella discussione si è inserita anche Rita Dalla Chiesa. Rivolgendosi al virologo, la conduttrice aveva scritto: “Ma li ha letti solo lei, questi casi? In tutto il mondo gli scienziati stanno dicendo che nessun animale può contagiare l’uomo”.
Roberto Burioni aveva sottolineato che non si sa se gli animali possano infettare l’uomo, ma si sa con certezza che l’uomo possa contagiare alcuni animali, tra cui i gatti. “Per cui è indispensabile proteggerli dal contagio - ha proseguito l’esperto -, chi è malato non può tenerli vicino senza metterli in pericolo”.
non sappiamo ancora se gli animali possono contagiare l'uomo, sappiamo invece per certo che l'uomo può contagiare alcuni animali, tra i quali i gatti. Per cui è indispensabile proteggerli dal contagio, chi è malato non può tenerli vicino senza metterli in pericolo.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) April 7, 2020
A questo proposito, venerdì scorso è intervenuto anche l’Istituto superiore di sanità. L’ente aveva precisato in una nota che “non esiste alcuna evidenza che cani o gatti giochino un ruolo nella diffusione epidemica di SARS-CoV-2 che riconosce, invece, nel contagio interumano la via di trasmissione". Quindi l'Iss aveva invitato a ridurre il più possibile l'esposizione degli animali al contagio, evitando le effusioni e rispettando le norme igieniche di base.
Il giudizio sull'Oms
Ieri il virologo aveva espresso un giudizio non certo lusinghiero sull'Organizzazione mondiale della sanità. In un tweet l’aveva definita “sempre più deludente. Mah”. L’accademico si riferiva al documento dell’organismo sull’uso delle mascherine, che ignora il tasso di trasmissione del coronavirus dagli asintomatici e non prevede le mascherine per tutti in pubblico.
C’è chi sostiene che le critiche all’Oms non siano un bel messaggio. Ma il virologo ha detto che ritiene opportuno giudicare anche un organismo così qualificato a livello mondiale. Secondo Burioni, l'autorevolezza "si guadagna (e si perde) sul campo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.