Idiota e Fascista: così Unicef definisce chi è contro lo ius soli

Sei contro lo Ius Soli? Allora sei un “Idiota” e un “Fascista”; parola di Unicef Italia. Anzi lo sei in inglese, “Idiot” e “Fascist”

Idiota e Fascista: così Unicef definisce chi è contro lo ius soli

Sei contro lo ius soli? Allora sei un “Idiota” e un “Fascista”; parola di Unicef Italia. Anzi lo sei in inglese, “Idiot” e “Fascist”. È quello che scrive ufficialmente su Twitter, la sezione italiana dell’Organizzazione Internazionale. Tutto nasce da una polemica con un utente che aveva criticato la presa di posizione del portavoce di Unicef Italia, Andrea Iacomini, dopo il “naufragio” ieri del ddl sullo ius soli. Iacomini aveva definito una “pagina triste della storia repubblicana” il mancato raggiungimento del numero legale al Senato sul disegno di legge che prevede la concessione della cittadinanza ai nati nel nostro territorio; il presidente del Senato, Grasso, è stato costretto a rimandare la discussione al 9 gennaio quando le Camere saranno presumibilmente sciolte, decretando l’impossibilità dell’approvazione della legge almeno per questa legislatura. Già le dichiarazioni di Iacomini hanno scatenato alcune reazioni: a che titolo il portavoce di un’Organizzazione Internazionale si permette di giudicare in maniera così polemica con le dinamiche parlamentari di uno Stato sovrano? La questione si è poi trasferita sui social e la tenuta nervosa dei responsabili Unicef non ha retto a tal punto da definire “Fascista e Idiota” un utente che aveva criticato lo ius soli.

Apriti cielo! I responsabili di Unicef hanno risposto al malcapitato critico con un tweet offensivo e indegno di un’Organizzazione Internazionale e, ironizzando sul suo account straniero, l’hanno attaccato: “Ah sei di quelli che usano nomi stranieri e bio in inglese ma non tollerano che ragazzini nati in Italia che parlano italiano siano considerati italiani. #idiot & #Fascist”. Una rissa indecente a cui hanno fatto seguito commenti di protesta da parte di molti altri utenti di Twitter, indignati dal fatto che l’Unicef si permettesse di offendere e denigrare chi aveva idee diverse dalle loro.

D’altro canto gli stessi responsabili Unicef Italia hanno provato a giustificarsi affermando che l’Organizzazione è composta da “cittadini italiani con pieno diritto di esprimersi su qualsiasi vicenda riguardi i diritti dei bambini in Italia”, smentendo così il carattere super partes di una struttura che è “parte integrante di Unicef, organo sussidiario dell’ONU”, come si legge dal sito La rabbia per il fallimento dello ius soli, battaglia voluta fortemente dalla sinistra italiana, ha generato profonda frustrazione nella élite mondialista che lavora nelle Organizzazioni Internazionali e nei centri del potere tecnocratico per favorire processi migratori e di abbattimento delle identità nazionali (processi di cui lo Ius Soli fa parte). L’umanitarista di professione ha spesso un volto intollerante e livoroso. E Unicef Italia lo ha mostrato in tutta la sua arroganza.

@GiampaoloRossi

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