Igor il russo, la vedova Fabbri: "Vorrei sparargli"

La vedova di Davide Fabbri, il titolare del bar di Budrio ucciso da Igor il russo, contesta il troppo tempo impiegato per la cattura

Igor il russo, la vedova Fabbri: "Vorrei sparargli"

La aspettava da tempo. Era la notizia che avrebbe voluto sentire pochi giorni dopo la morte di suo marito. Ma dalla morte di Davide Fabbri, il titolare del bar di Riccardina di Budrio dove Igor il Russo ha seminato la prima delle sue vittime, sono ormai passati 9 mesi. Maria Sirica, la vedova di Fabbri, è ancora nel bar che gestiva con il marito. Sapere che Norbert Feher è stato catturato in Spagna le fa piacere, ma ancora non spegne la rabbia per l'inutile morte dell'amato marito.

"Voglio dire una cosa - dichiara la donna in una intervista a Libero - bisognava aspettare che ammazzasse cinque persone per prenderlo? Non lo si poteva fermare prima? Guardi, se fosse per me, per avere giustizia, partirei adesso per la Spagna e farei a lui la stessa cosa che ha fatto a mio marito. Sì, gli sparerei io". Forse ad aiutare la cattura sono state anche le tante segnalazioni arrivate all'avvocato della famiglia Fabbri dopo la decisione di mettere una taglia da 50mila euro sulla testa del serbo 36enne. "Una di queste (segnalazioni, ndr) - continua la donna - arrivata un mese e mezzo fa, era di un italiano che segnalava di aver visto all' aeroporto di Madrid uno che somigliava in modo sorprendente a Igor. Il mio legale, l' avvocato Giorgio Bacchelli, era in contatto con gli inquirenti e so che girava tutte le mail con le diverse segnalazioni".

Nonostante la conclusione positiva della caccia, Sirica non può dirsi contenta di quanto successo dal giorno dell'omicidio del marito. "Devo ammettere che avevo perso fiducia nella giustizia - attacca la vedova - Da una parte dico "finalmente", ma dall' altra mi faccio tante domande. Perché tanto tempo e così tanti errori? Come ha fatto a scappare? Un uomo così non doveva neppure entrare in Italia". Resta però il sollievo per una cattura che "mi ha lasciato senza parole". Già, perché il ricordo di quella notte, la notte in cui Igor ha deciso di rubare l'incasso del bar di Budrio, è ancora vivo nella mente di chi è sopravvissuto all'assalto. "La notte mi sveglio e lo vedo davanti a me con quella pistola - dice Sirica - Cosa vuole, sollevata. Mio marito non me lo ridarà più nessuno".

Ora la vedova vuole solo giustizia.

"Mi aspetto che non lo lascino fuori dopo qualche anno, come purtroppo avviene in molti casi e come è avvenuto anche nel suo" spiega. E non importa se finirà in una cella in Spagna o in Italia: "Non importa dove starà, in quale prigione. Ma che almeno se resti in cella. Il più a lungo possibile".

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