Sono stati attimi di interminabile terrore quelli vissuti nella serata di ieri, giovedì 16 dicembre, dall'ex calciatore Antonio Di Natale e dalla sua famiglia, vittime di una rapina a mano armata.
L'episodio si è verificato intorno all'ora di cena, quando una banda composta da cinque o sei individui ha pazientemente atteso in giardino il rientro a casa di uno dei componenti della famiglia dell'attuale allenatore della Carrarese per tendergli un'imboscata ed accedere all'interno dell'edificio. Stando alle ultime notizie rilasciate dalle forze dell'ordine, infatti, i malviventi sarebbero entrati in azione proprio nel momento in cui uno dei familiari dell'ex giocatore dell'Udinese apriva dall'esterno la porta della villa di Ponzano per rincasare. Approfittando dell'attimo propizio, i membri della banda avrebbero spinto quest'ultimo all'interno dell'abitazione, facendovi quindi irruzione. I malviventi avrebbero così colto di sorpresa tutti coloro che erano presenti in quegli attimi concitati, vale a dire Totò Di Natale, la moglie, i figli ed il suocero, minacciandoli con una pistola di cui erano in possesso. A quel punto l'ex attaccante si sarebbe sfilato dal polso l'orologio, un Rolex del valore di circa 30mila euro, consegnandolo ai malviventi.
Col bottino in mano, quindi, questi ultimi avrebbero preferito allontanarsi piuttosto che impossessarsi di altri oggetti di valore, presumibilmente, secondo l'opinione degli investigatori riportata da "La Nazione", perché allarmati da qualcosa. Gli inquirenti suppongono, anche se al momento si tratta solo di ipotesi da verificare, che un altro membro della banda, rimasto all'esterno per fare da "palo", abbia lanciato un qualche allarme ai complici suggerendo loro di uscire dall'abitazione. I malviventi, che si esprimevano in un italiano scevro di inflessioni dialettali, hanno agito col volto coperto da un passamontagna ed indossando dei guanti per non lasciare alcuna impronta digitale sul luogo della rapina.
Dopo la segnalazione di Di Natale, sul posto sono giunti gli uomini della squadra mobile delle questura di Firenze, coadiuvati nelle indagini dai colleghi della polizia scientifica.
L'ex attaccante dell'Udinese era già stato vittima di un episodio del genere nell'ormai lontano 2012, quando una banda di ladri, che era riuscita a fare irruzione all'interno della sua villa, aveva sottratto monili e gioielli prima di fuggire a causa dell'azionamento dell'antifurto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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