"Quanto prende lei? Quanto prende lei?", lo incalzano i dipendenti durante un confronto al centro di recapito a Milano. E l'amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, non può che dire la verità: "Io prendo 1 milione, 1 milione e 200 …". E scoppia il putiferio: urla, proteste e insulti. Tutto documentato da un video pubblicato su YouTube che racconta come un solo dipendente riesca a smontare la politica industriale del super manager che ricopre la carica di amministratore delegato e direttore generale del gruppo dal maggio 2014.
Una riunione infuocata, a tratti tesissima. "I mezzi non ci sono - accusa un dipendente - avete detto 8mila assunzioni, tutto un mare di cazzate". Poi, rivolgendosi sempre a Caia che fatica a ribattere, accusa: "Non c’è sicurezza, non c’è niente, siete qui da un anno e avete affondato l’azienda, ha riportato l’azienda a venti anni fa. I soldi dove sono? Le assunzioni dove sono? Non ne avete azzeccata una in un anno, vi dovrebbero cacciare a calci per i soldi che prendete". Ma è quando Caio ammette la portata del suo stipendio che l'aula esplode. E l'amministratore delegato di Poste Italiane viene portato via per evitare il peggio.
"Un postino prende 1.200 euro al mese, l'ad di Poste Italiane prende circa 100 volte tanto: 1.200.000 euro l’anno.
Può essere che il postino un po' si incazzi", ha subito commentato Beppe Grillo che ironizza, poi, sui "super risultati" di Caio, dal "crollo del 79% degli utili conseguente alla svalutazione di Alitalia e i 210 milioni di euro versati a MPS in cambio del 10,3% di Anima, società quotata a Piazza Affari che gestisce risparmio, che ha fruttato alla banca una plusvalenza di 115 milioni di euro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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