Ha solo due anni una bambina di Lecce sottoposta, il 29 marzo scorso (per giunta giorno del suo compleanno) all'ospedale Vito Fazzi, ad un'operazione chirurgica per la ricostruzione dell'esofago. La piccola era affetta da atresia esofagea di primo tipo. In parole semplici si tratta di un'incompleta formazione dell'esofago. Alla bambina mancava un moncone che collega l'organo allo stomaco.
Oggi la piccola mangia normalmente come tutti, dalla bocca. È tornata a casa due giorni fa e ora potrà cominciare una nuova vita insieme alla sua famiglia.
"È una sfida vinta dalla sanità pubblica del Sud Italia", ha dichiarato al quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno" Carlo Rossi, direttore del reparto di chirurghia pediatrica dell'ospedale leccese. Si tratta del primo intervento del genere al "Vito Fazzi".
La piccola dopo l'operazione ha seguito un percorso riabilitativo non facile in cui ha dovuto imparare a deglutire e a mangiare. Azioni che si danno per scontate, ma non lo erano per la bambina.
Il delicato intervento è stato eseguito da Carlo Rossi e dal professor Adrian Bianchi e dalla loro equipe.
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