L'ex Fmi: "Il coronavirus può distruggere l'euro"

Secondo Desmond Lachman, analista dell'l'American Enterprise Institute e già vicedirettore del Fondo monetario internazionale (Fmi), il coronavirus potrebbe essere fatale per l'eurozona. "L'euro è una camicia di forza per l'Italia"

L'ex Fmi: "Il coronavirus può distruggere l'euro"

L'emergenza coronavirus potrebbe scatenare una crisi del debito italiano talmente grave da distruggere l'euro. Parola di Desmond Lachman, analista dell'l'American Enterprise Institute e già vicedirettore presso il dipartimento Sviluppo e revisione delle politiche del Fondo monetario internazionale (Fmi). Come ricorda Lachman in un articolo pubblicato sulla rivista americana the National Interest, nel 2012, quando la crisi del debito sovrano italiano minacciò di l'eurozona, l'allora presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi riuscì con successo ad evitarlo. Lo fece affermando che la Bce avrebbe fatto tutto il possibile per salvare l'eurozona (il celebre whatever it takes).

Dopo la disastrosa conferenza stampa della scorsa settimana che ha fatto precipitare Piazza Affari e tutte le borse europee, Christine Lagarde, ha corretto (almeno parzialmente) il tiro e spera di ripetere l'impresa di Draghi. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, infatti, ha approvato un programma di emergenza per la lotta contro la pandemia del nuovo coronavirus attraverso l'acquisto di titoli pubblici e privati per 750 miliardi di euro entro la fine dell'anno. "Per il bene non solo dell'Italia ma anche dell'economia mondiale - afferma Lachman -si deve sperare che la signora Lagarde riesca ad affrontare la sua sfida difficile. Ciò è particolarmente vero se si considera che la grande montagna del debito pubblico italiano e l'elevata esposizione al debito del sistema bancario europeo rendono l'Italia di importanza sistemica per l'economia mondiale".

Il dubbio è se la Banca centrale europea, scrive l'ex direttore dell'Fmi, "e Madame Lagarde possano salvare l'Italia da sola senza il pieno sostegno del resto della comunità internazionale". Secondo l’economista Ashoka Modi (anche lui ex Fmi), il nostro Paese avrebbe bisogno aiuti finanziari tra i 500 e i 700 miliardi di euro per rassicurare i mercati che lo Stato e le banche possono pagare i loro debiti. Una mega-operazione di salvataggio che dovrebbe coinvolgere non solo l’Ue, ma anche il Fondo monetario Internazionale e gli Stati Uniti.

L'ex Fmi: "Il fatto che l'Italia abbia rinunciato alla sovranità monetaria non aiuta"

È evidente che l'emergenza coronavirus, spiega Desmond Lachman nella sua analisi pubblicata su the National Interest, "potrebbe portare a un'altra crisi del debito italiano. Anche prima dell'epidemia, l'economia italiana era in recessione, il suo debito pubblico era il secondo più alto dell'eurozona dopo la Grecia e il suo sistema bancario era tutt'altro che solido". Il problema dell'Italia, ammette Lachman, è che per affrontare una crisi di questo tipo il nostro paese dovrebbe avere una sovranità monetaria a cui ha rinunciato: "Non aiuta certo il fatto che anche i partner europei dell'Italia ora sperimenteranno gravi recessioni" o che Roma, "bloccata nella camicia di forza dell'euro, non abbia i propri strumenti di politica monetaria o di cambio per attutire lo shock del coronavirus".

Secondo l'ex vicedirettore del Fondo monetario internazionale è probabile che il debito pubblico italiano salga al "140 percento del Pil entro la fine dell'anno". A quel punto, sottolinea, la "Bce avrebbe poche alternative reali se non quella di cercare di salvare il paese. Dopotutto, essendo un membro fondatore dell'euro e il terzo paese membro dell'Eurozona, l'euro non potrebbe sopravvivere senza l'Italia" afferma Lachman. La vera domanda, aggiunge, "è se la Bce avrà la volontà politica di mettere in campo le ingenti somme di denaro che un salvataggio italiano comporterebbe. Detto in altri termini, la vera domanda è se Christine Lagarde riuscirà a convincere i suoi riluttanti padroni tedeschi e nord europei a consentire alla Bce di prestare in Italia fondi sufficienti per mantenere a galla il Paese".

Il problema è che il governo italiano potrebbe aver bisogno di un sostegno

di almeno 500 miliardi all'anno per i prossimi anni. Cosa farà la Bce a quel punto? E quali condizioni dovrà accettare il nostro governo? Il futuro dell'euro passa dall'Italia e dall'emergenza coronavirus.

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