ll tweet choc di Amanda Knox: "Gli Usa? Mai peggio dell'Italia"

Amanda Knox punta il dito contro l'Italia: "Qualunque cosa accadrà, sempre meglio dei miei quattro anni passati in Italia". E su Twitter scoppia la polemica

ll tweet choc di Amanda Knox: "Gli Usa? Mai peggio dell'Italia"

"Qualunque cosa accada, i prossimi quattro anni non saranno mai peggio dei quattro anni di studio che ho fatto in Italia, giusto?". È il contenuto choc del tweet battuto da Amanda Knox, nota alle cronache per l'omicidio di Meredith Kercher, che non si è lasciata sfuggire la ghiottissima occasione dell'Election Day negli Usa per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

La sortita della 33enne di Seattle, ex coimputata nel delitto di Perugia (nel 2015 è stata assolta in via definitiva dall'accusa di concorso in omicidio con Rudy Guede e Raffaele Sollecito per "non aver commesso il fatto") è apparsa decisamente fuori luogo. Lo ha notato persino il popolo di Twitter che non ha mancato di replicare al cinguettio dell'americana tra il serio e il faceto. Sotto al post della Knox, infatti, è caduta imminente una pioggia di commenti impietosi."Sei ubriaca?", ha domandato un follower; "Vedo che hai del tempo da ammazzare..." retwitta un altro con tono sarcastico. "Non sono sicuro che i nostri cittadini neri sarebbero d'accordo", è la sentenza severa dell'ennesimo internauta. Lo sfottò (o presunto tale) non ha incontrato il favore del pubblico tanto da ingenerare una polemica senza precedenti. "Sinceramente ho bellissimo ricordo dei mesi trascorsi a Perugia'' scrive un ragazzo."Scommetto che cancellerà il tweet prima di domani", garantisce una giovane follower. Poi, il commento che sigla definitivamente la bagarre:"Certo, la persecuzione di massa di neri, musulmani, latinos e LGBTQ impallidisce rispetto alle tribolazioni di una sola donna bianca...".

Non è certo la prima volta che la Knox punta il dito contro l'Italia. In una intervista del 2017 al giornale Rolling Stone, l'americana aveva detto a proposito del Belpaese: "La Corte europea per i diritti umani ha accolto il ricorso. Ma sono ancora in attesa di conoscere il verdetto. Ho denunciato, in particolare, il fatto di avermi negato il diritto di avere un avvocato, di avermi colpita durante gli interrogatori e per il fatto che tutto ciò che è accaduto si ripercuote sulla mia intera vita. Spero che il Tribunale lo capisca. Non c'è alcuna garanzia che l'Italia riconosca che quello che ha fatto è sbagliato, ma almeno sarei felice se venisse stabilito che ciò che è accaduto in quella stanza non era legale. Mi interrogarono per oltre 53 ore in cinque giorni. Il risultato fu che l'interrogatorio finì nel modo sbagliato che tutti abbiamo visto. Non mi lasciavano uscire senza che affermassi qualcosa che includesse il nome di qualcuno. Questa cosa insana di estorcere false confessioni è molto comune.

Non c'è alcun bisogno di colpire le persone o di molestarle verbalmente e psicologicamente. C'è un motivo se tutto ciò è definito illegale. Ero una ragazza di 20 anni senza precedenti con la giustizia e con un livello di italiano pari a quello di un bambino di 10 anni".

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