L’Onu rischia di danneggiare il made in Italy. L’assemblea generale delle Nazioni Unite, il prossimo 13 dicembre, approverà una risoluzione che definirà dannosi per la salute gran parte dei prodotti agroalimentari italiani.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) alcuni cibi italiani sarebbero pericolosi perché il loro contenuto di grassi o zuccheri è oltre la soglia di tolleranza. In particolare l’articolo 7 determinerebbe l’obbligo di segnalare il pericolo sui prodotti come sui pacchetti di sigarette. E così, rivela il quotidiano La Verità, tali norme diventerebbero mortali per il made in Italy dal momento che sarebbero presto usate da quei Paesi che intendono limitare la vendita dei nostri cibi per favorirne altri. Il problema nasce appunto all’estero, nel Regno Unito dove le industrie chimiche spingono verso cibi sintetici di bassa qualità gustativa e nutrizionale, mentre le aziende farmaceutiche puntano a incrementare la vendita di vitamine. Non si tratta di un attacco diretto apertamente all’Italia ma il nostro Paese sarebbe la principale vittima di questa "trasformazione culinaria".
Dal momento che l’agroalimentare italiano ha un giro d’affari di 132 miliardi di euro ed è in crescita del 5%, il ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, sta facendo il possibile per evitare un tale
danno al nostro export. Ma la maggior parte dei Paesi, compresa la Francia di Macron che avrebbe tutto l’interesse ad affossare la norma, è favorevole a tale provvedimento in nome del salutismo. O delle industrie chimiche?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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