Il tema dell'immigrazione deve essere risolto alla base: bisogna punire chi guadagna sulla morte delle persone. Mercoledì, sono sbarcati a Pozzallo (Ragusa) 367 migranti e a guidare i tre gommoni c'erano anche due minorenni, uno del Senegal, l'altro del Gambia. I giovani erano accompagnati da tre ragazzi di qualche anno più grandi. A fine giornata, tutti e cinque sono stati arrestati per favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina. Non è la prima volta che gli scafisti vengono fermati, ma nonostante questo, la loro attività continua perché i provvedimenti presi non sono abbastanza forti.
I due minorenni hanno raccontato di avere fatto un lungo viaggio prima di arrivare sulle coste libiche dove hanno incontrato gli organizzatori e gli altri scafisti. Per raggiungere l'Italia hanno chiesto ai migranti mille dollari, ne hanno raccolti all'incirca 350 mila, ma solo una piccola parte è andata a loro. Il resto è finito nelle mani degli organizzatori. Il viaggio della disperazione è stato fermato dalla Marina militare italiana, che ha recuperato i tre gommoni.
Dopo il fermo dei cinque scafisti, quelli minorenni sono stati portati nel centro di prima accoglienza per minori di Catania, in attesa del processo. I due ragazzi rischiano una condanna a due anni. Finiranno in una comunità e "paradossalmente il loro percorso sarà più virtuoso degli altri migranti perchè saranno seguiti da psicologi ed educatori e avranno un posto sicuro dove stare".
Con queste parole un investigatore dimostra l'assurdità e le debolezze di un sistema che rischia di far naufragare l'Italia. L'immigrazione è diventato un vero problema per il nostro Paese. Invece di accogliere e proteggere tutti, bisognerebbe iniziare a punire seriamente i responsabili dell'invasione.
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