Sono diventate forse il simbolo "pratico" della pandemia di coronavirus, nonché strumento primario di prevenzione per proteggersi dal rischio di contrarre l'infezione da Covid-19. Sono le mascherine e da lunedì 4 maggio, giorno in cui dovrebbe finalmente scattare a livello nazionale la tanto agognata "Fase 2", saranno obbligatorie per tutti i cittadini che escono di casa in Italia.
Al momento, le uniche regioni che hanno posto l'obbligatorietà di indossare i dispositivi – o in alternativa sciarpe, foulard o scaldacollo – sono la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, l'Emilia Romagna e la Toscana. Fra qualche settimane, la regola varrà per tutto lo Stivale.
Ecco allora perché è importante tornare su rinnovata forza sul tema delle mascherine, dando utili consigli su quali siano i modelli migliori, capaci cioè di schermare al meglio contro il coronavirus.
Innanzitutto, bisogna fare un uso corretto delle mascherine stesse. Perciò la prima cosa da sottolineare è il fatto che le mascherine sono monouso, motivo per il quale non utilizzate sempre le stessa, a meno che vi siate dotati di una mascherina di stoffa, comodamente lavabile a mano o in lavatrice.
L'UTILIZZO DELLA MASCHERINA
Detto ciò, quando la indossate – poi andremo a parlare dei vari modelli presenti sul mercato – fate attenzione al fatto che aderiscano bene al volto: la mascherina deve aderire bene al viso, senza lasciare spazi tra il materiale di cui è costituita e la pelle. E, notate bene, guai a toccare la parte anteriore della mascherina stessa, perché è esattamente quella la zona del dispositivo di protezione maggiormente contaminato. Quando vi sfilate la mascherina, fatelo prendendola per gli elastici.
QUALE MODELLO DI MASCHERINA
Anti-smog, le Ffp1, Ffp2 e le Ffp2, chirurgiche, di stoffa: quale tipologia di mascherina scegliere? Iniziamo dal bass delle classifica, dicendo che quelle che hanno una maggior capacità di protezione sono le mascherine fatte di stoffa, forti di un potere filtrane ridotto ai minimi termini.
Va molto meglio con le mascherine chirurgiche, in grado di stoppare circa il 95% dei virus in uscita dalle proprie vie respiratorie, ma non hanno la capacità invece di schermarci del tutto in fase di ispirazione: sono efficaci contro l'effetto droplet per il 20-30%, come sottolineato dal Corriere della Sera.
Ancora meglio delle chirurgiche sono le Ffp1, brave a proteggere gli altri e anche se stessi da una minaccia esterna (in modo appunto più performante rispette a quelle chirurgiche. In questo caso, però, è bene sottolinrare una cosa: se la mascherina Ffp1 è fornita di una valvola filtrante, ciò significa che chi la indossa protegge se stesso, ma non li altri, dal momento che dalla valvola in questione può uscire verso l'estero materiale potenzialmente infetto e infettante.
Ecco allora perché le valvole vengono sconsigliate – anche per tutti gli altri tipi di mascherine -, visto che non proteggono gli altri (e quindi, in realtà, neanche noi stessi)Il top di gamma delle mascherina è rappresentato dalle Ffp2 e Ffp2, riservate al personale medico e infiermerisico.
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