Medico guarito dal virus: "Perdi gusto e olfatto, che paura..."

Il sospetto del medico guarito: "Potrei essermi infettato in territorio tedesco"

Medico guarito dal virus: "Perdi gusto e olfatto, che paura..."

"La paura più grande? Non sapere come andrà". A raccontarlo, parlando ad AdnKronos Salute, è il medico Angelo Marzano, uno dei primi italiani a risultare positivo al coronavirus.

Era il 23 febbraio, quando Marzano, dermatologo del Policlinico di Milano, ha ricevuto la diagnosi. Poi è stato ricoverato all'ospedale Sacco e oggi, guarito con tampone negativo, è a casa, anche se in quarantena. "È stata lunga", racconta il medico, che confessa come una delle cose più difficili sia il non sapere come andrà: "L'incertezza è una grossa fonte di preoccupazione e di stress estremo, non poter prevedere quale sarà per te l'andamento della Covid-19". Quando gli è stata comunicata la malattia, i medici gli hanno detto: "Lei ha frantumato ogni criterio epidemiologico". Marzano, infatti, non aveva avuto legami con la Cina, né con i Comuni italiani in cui si sono sviluppati i primi focolai: "Ero all'estero- spiega-ma in Grecia e in Germania. E non è escluso che io possa essermi infettato proprio in territorio tedesco. Non lo sapremo mai. Certo, pochi giorni dopo la compagnia aerea Lufthansa mi ha comunicato via email che due file davanti a me c'era una persona infetta".

"La mia storia- dice il medico- è consolante, perché siamo qui a parlarne", ma non per tutti è così. Inizialmente, i sintomi sono stati febbre e tosse, "poi ho avuto due momenti critici: il primo intorno a martedì 25 febbraio", quando ha subito un'iperproduzione di molecole infiammatorie, che gli hanno causato un rialzo di temperatura. "I colleghi del Sacco sono stati bravissimi- spiega- avevano formulato una possibile interpretazione di questo fenomeno infiammatorio che arriva fra la quinta e l'ottava giornata di malattia". Il secondo momento critico "è stato il 4 marzo, quando è subentrata un'interstiziopatia polmonare, pur in assenza di grossi sintomi respiratori. La lastra alla dimissione per fortuna ha mostrato un miglioramento". Uno delle conseguenze del Covid-19, secondo quanto racconta il dermatologo, è "la riduzione della percezione di gusto e olfatto", caratteristica "che persiste tuttora, a distanza di settimane".

Durante il periodo di ricovero, il dermatologo ha "studiato" il virus da vicino e ha notato "l'esantema al tronco: ero ricoperto di micro-vescicole che sono andate via da sole nel giro di una settimana. Questo, mi hanno spiegato gli infettivologi, non è molto comune, ma lo ritengo caratteristico". Quello che ha colpito Marzano è stata soprattutto "l'estrema variabilità della risposta dell'organismo a questa infezione". Marzano racconta anche le cure a cui è stato sottoposto: si tratta della combinazione dei due antivirali, usati solitamente per trattare l'Hiv e dell'antimalarico. Il medico dice di aver sofferto la cura "in modo particolare". Durante il ricovero, Marzano poteva sentire i suoi figli, " Federica di 16 anni e Stefano di 11", solamente tramite lo smartphone: "Mi dicevano di tenere duro. Erano preoccupati".

Infine, il medico può raccontare la "gioia del primo tampone con verdetto negativo".

E dopo la bella notizia, "ho festeggiato da solo, ovviamente, e in maniera sobria perché ero ancora in ripresa". Il momento più bello? "La prima doccia quando sono rientrato a casa. La doccia più bella della mia vita".

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