Non è più il segretario generale della Cei, ma sui migranti mons. Nunzio Galantino non ha cambiato idea da quando è stato promosso dal papa all'Apsa, cioè l'ente preposto all'amministazione del patrimonio della Santa Sede.
Oggi, per la Chiesa cattolica, è una giornata densa di significato: la partecipazione di papa Francesco al convegno organizzato a Napoli dalla Facoltà teologica dell'Italia meridionale consente - come caldeggiato pure dal patriarca greco-ortodosso Bartolomeo I - di riaprire il dibattito sulla "teologia dell'accoglienza". E anche il vescovo italiano ha optato per dire la sua. Monsignor Galantino - come riportato infatti dall'Adnkronos - ha tuonato ancora una volta: "Stare nel Mediterraneo da cristiani è una urgenza - ha dichiarato, commentando il viaggio di Jorge Mario Bergoglio nel capoluogp campano su Tv2000 - , non è solo una scelta morale. E la Chiesa deve sottolineare quando la politica va oltre i limiti". Quella delle istituzioni cattoliche, quindi, non è affatto una "invasione di campo". Anzi, la Chiesa cattolica è più che legittimata a richiamare la politica quando certi confini vengono oltrepassati.
Monsignor Nunzio Galantino ha infine associato la pastorale del Santo Padre alla visione del "sindaco Santo" Giorgio La Pira, che è stato spesso chiamato in causa da alti
ecclesiastici come modello di politica da imitare in queste fasi storiche così complesse. Più che esplicito il virgolettato finale riportato dall'agenzia citata: "Il mare 'nostrum' sta diventando 'monstrum'"
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.