Vaticano: promosso Galantino, dovrà lasciare la Cei

Monsignor Nunzio Galantino lascia la segreteria della Cei. Per il prelato arriva un incarico nella gestione delle finanze vaticane. Papa Francesco procede con nuove nomine e si prepara, forse, al "rimpasto" complessivo

Vaticano: promosso Galantino, dovrà lasciare la Cei

Monsignor Nunzio Galantino non è più il segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Con una mossa un po' a sorpresa, il Papa ha proceduto con un rimpasto parziale delle cariche ecclesiastiche. Galantino diviene così il presidente dell'Aspa, l'ente preposto all'amministrazione del patrimonio della Sede apostolica.

Il segretario era stato scelto da Papa Bergoglio nel marzo del 2014. Il fatto che il mandato stesse per scadere lasciava intravedere la possibilità di questo avvicendamento. Ma c'è comunque chi è rimasto sorpreso. Non si conosce, almeno per ora, il nome del prelato che sostituirà l'ex vescovo di Cassano dello Jonio alla segreteria dell'episcopato italiano. Parole di sostegno, intanto, sono arrivate dal presidente della Cei, il cardinal Gualtiero Bassetti, che ha parlato di "un grande atto di stima e di fiducia da parte del Santo Padre. Al nostro Segretario Generale Papa Francesco affida una responsabilità enorme, in un settore estremamente delicato qual è la gestione del patrimonio economico della Sede Apostolica". La decisione del pontefice argentino, insomma, consisterebbe in una promozione e non in un atto di sfiducia.

Per l'ex segretario della Cei si era prospettata l'ipotesi di un incarico presso una diocesi italiana: qualcuno aveva ipotizzato anche che Galantino sarebbe divenuto l'arcivescovo di Bari - Bitonto. Nulla di fatto. Galantino avrà un compito considerato più difficile del precedente. Papa Francesco, nella giornata di oggi, ha riservato altre sorprese. Si dice che in questo periodo il pontefice argentino procederà con nuove nomine per importanti dicasteri. La segreteria per l'Economia della Santa Sede e persino lo Ior potrebbero essere interessati da questo rimpasto. Quanto accaduto in queste ore potrebbe rappresentare solo il principio di una ricomposizone più generale degli incarichi. Intanto è stato allargato l'ordine dei vescovi. Come si apprende da Aci Stampa, i cardinali Parolin, Sandri, Ouellet e Filoni entrano a far parte del Collegio dei Padri cardinali. "In questi ultimi decenni – scrive Bergoglio nel documento che annuncia la deroga alle norme canoniche – si è registrato un significativo ampliamento del Collegio dei Cardinali. Al suo interno, tuttavia, mentre i membri appartenenti agli Ordini dei Presbiteri e dei Diaconi sono considerevolmente aumentati, il numero di quelli che fanno parte dell’Ordine dei Vescovi è rimasto costante e invariato nel tempo".

José Tolentino Calaça de Mendonça, sacerdote portoghese, è stato infine posto al vertice degli archivi e delle biblioteche di Santa Romana

Chiesa. L'atto più importante, però, rimane la sostituzione di Galantino: un uomo di Chiesa che, durante la sua permanenza alla segreteria della Cei, ha spesso richiamato le istituzioni politiche in materia d'accoglienza.

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