Le molestie e il mistero delle "50 sfumature"

La trilogia da 125 milioni di copie successo tra le donne. Morelli: "Si gioca per spaziare, ma non per sottomettersi"

Le molestie e il mistero delle "50 sfumature"

Gli incontri sporchi e le confessioni tardive, le lacrime e le accusatrici sotto accusa. Gli abusi e le umiliazioni. I provini sui divani, i massaggi fuori copione, i confini confusi, le distanze violate. Harvey Weinstein e le sue prede. Le attrici e il produttore. E poi Fausto Brizzi, altri scandali e nuovi dubbi, gli affondi e le difese. Il regista e le aspiranti. Graffi, ruggine, sottomissione e rabbia. Le pagine dei giornali piene zeppe di particolari, di ricostruzioni e di anni offesi.

Sembra incredibile, oggi, ripensare al fatto che solo qualche anno fa un libro come Cinquanta sfumature di grigio, abbia ottenuto tanto successo, ispirato un film e due capitoli successivi (Cinquanta sfumature di nero seguito da Cinquanta sfumature di rosso). L'intera serie inglese, in tutto il mondo, ha venduto centoventicinque milioni di copie: più di Dan Brown, di ogni singolo volume della saga di Harry Potter e di tutte le edizioni della Bibbia. Eppure anche lì c'erano sottomissione e umiliazione. Certo si trattava di un romanzo e di un rapporto perfettamente consenziente. Un trionfo di luoghi comuni su status, soldi e sesso, un Harmony in versione sadomaso. Sta di fatto che milioni di persone si sono presi la briga di leggere la trilogia di E. L. James, e tra di loro c'erano soprattutto donne. Donne entusiaste e impazienti di seguire le gesta di Mister Grey e del torbido rapporto tra «dominatore e sottomessa» imposto (e sancito da un contratto) ad Anastasia.

«Non è affatto incredibile», spiega lo psichiatra Raffaele Morelli, direttore di Riza Psicosomatica «il sesso è il luogo della spontaneità e della naturalezza. Il sesso è alimentato, ampliato dalla fantasia. Il sesso è legato agli archetipi e gli antichi greci, che avevano già capito tutto, lo hanno spiegato benissimo in più di un'occasione. In ogni rapporto sessuale sano e consenziente c'è una componente di volontà di dominio e di volontà di essere dominati. E questo vale sia per gli uomini, sia per le donne. Ma ancora di più per queste ultime che hanno una fantasia più complessa e variegata di quella maschile e, non a caso, una maggiore capacità di provare piacere. Il buon sesso è sempre allargato dalla fantasia, liberato dalla fantasia, per questo in un letto non ci sono mai solo due persone. Col sesso ci si allontana dall'io, lo si perde e solo così ci si libera completamente. Solo così il sesso diventa trasmutativo nel senso che ci fa evolvere, maturare, ci porta a liberare energie chimiche. Quando una donna, durante il sesso consenziente, accetta di essere dominata, lo fa per spaziare nell'infinito, non per sottomettersi. Ma gli uomini come Weinstein, sono uomini che cercano il dominio, che sottomettono per umiliare, per tiranneggiare, non per godere del piacere nell'accezione più alta. Sa perché tutte queste donne hanno deciso di parlare, di denunciare assieme, nello stesso momento? In parte perché sono esibizioniste. Non c'è cosa peggiore per un'attrice che scomparire. Ma soprattutto perché si sentono sporche, uomini come Weinstein hanno la capacità di farti sentire sporca, per questo hanno il bisogno di ripulirsi, denunciando», conclude Morelli.

Ma aggiunge anche: «Sa, comunque, cos'è per me la vera pornografia? Le facce, il seno

rifatti di queste donne che sono diventate tutte donne esterne. Che hanno smesso di essere autentiche, proprio come i loro discorsi. Ha presente il detto metterci la faccia? Loro parlano, ma chi parla dietro quelle facce?».

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