'Ndrangheta, finito nel nulla un testimone di giustizia: che fine ha fatto Masciari?

Da ieri non si hanno notizie del testimone di giustizia calabrese che ha denunciato i boss. La scorta l'ha piantato in asso e lui è sparito

'Ndrangheta, finito nel nulla un testimone di giustizia: che fine ha fatto Masciari?

Pino Masciari è un uomo coraggioso. Lo si capisce incontrandolo dallo sguardo malinconico e deciso e dal fatto che dice sempre quello che pensa. Quello che pensa lo ha sintetizzato nel suo libro, Organizzare il coraggio (Add editore): è che le persone come lui, cioè le vittime delle mafie che hanno denunciato i propri aguzzini e li hanno fatti condannare, devono troppo spesso difendersi oltre che dalle cosche anche dallo Stato che invece di proteggerle le lascia sole. Pino è un ex imprenditore calabrese, nel 1997 è diventato testimone di giustizia e ha cominciato con la moglie Marisa e i due figli oggi adolescenti una vita in fuga e sotto scorta. Da ieri si sono perse le sue tracce.
L'allarme è arrivato via internet. Il sito "pinomasciari.it", gestito dagli Amici di Pino Masciari, ha pubblicato la notizia. Il testimone era a Corigliano, in trasferta nella sua Calabria, per parlare di mafia e legalità agli studenti. Come sempre Masciari denuncia chi si tira indietro: le autorità locali latitano. Poi va a Cosenza, ma ieri al momento di ripartire per la località protetta dove vive, gli agenti che lo stanno scortando lo salutano. Sono stati assegnati ad altri incarichi. Lui, rimasto in balia di chi anni fa lo ha condannato a morte, sparisce. Poco dopo aver chiamato terrorizzato la moglie. "Da ieri mattina - dice Marisa Masciari - non ho più avuto contatti telefonici con mio marito e ho pertanto segnalato la cosa alle autorità. L'ultima volta che gli ho parlato, mi è sembrato preoccupato".
Sono i giorni del ventennale della morte di Falcone. Sono giorni in cui ripassiamo la storia e ci chiediamo se è stato fatto abbastanza per proteggere quell'uomo simbolo della legalità. Pino è cittadino onorario di molte città, come Bologna, Milano, Torino. Gli manca la Calabria, lo ripete a ogni occasione. Da poco aveva deciso di tornarci, anche se sulle auto blindate, per parlare con i ragazzi. Forse credeva che le cose fossero un po' cambiate, anche perché sono in tanti ormai a sapere chi è.

"Ogni persona che viene a conoscenza della mia storia mi allunga la vita di un giorno", è la sua convinzione. Invece è proprio lì che la scorta l'ha piantato in asso. Ora si nasconde per paura? Questa sarebbe la buona notizia.

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