A scuola adesso nel presepe ci va pure la nave Mediterranea

Un presepe realizzato da un gruppo di studenti che tra Giuseppe, Maria e il Bambin Gesù hanno messo anche la nave Mediterranea. La docente: "I genitori sono contenti"

A scuola adesso nel presepe ci va pure la nave Mediterranea

C'è una nave con la scritta in verde su sfondo nero Mediterranea, con dei bambini raffigurati che indossano la maglietta azzurra dell'equipaggio. Sul tetto della imbarcazione una zattera con Gesù bambino e la Madonna con San Giuseppe. Un presepe particolare, quello che hanno voluto realizzare gli studenti della scuola media di Nonantola, piccolo comune di circa 15 mila abitanti della provincia di Modena, in Emilia-Romagna. La notizia è stata riportata da AdnKronos. L'idea è stata dell'insegnante di religione Giusy D'Amico. "Come docente di religione di terza media svolgo una programmazione finalizzata al rispetto della dignità umana e, nel corso dell'anno scolastico, vengono toccati temi importanti come quello dell'immigrazione, del diverso - spiega l'insegnante in una intervista all'Adnkronos -. Abbiamo avuto, tra gli altri, l'intervento di Don Mattia Ferrari che ha coinvolto i ragazzi nel progetto di accoglienza e loro hanno sviluppato la loro idea nel presepe. Abbiamo fatto delle indagini sui loro desideri e così abbiamo elaborato il progetto. Lo hanno voluto loro...". Ogni sezione dell’istituto ha realizzato una composizione della Natività di Gesù Cristo utilizzando materiali di riciclo. Il tema scelto per l’edizione 2019 è stato quello legato all’accoglienza.

Da novembre ogni classe ha avuto un suo spazio destinato al presepe. L’attività si è svolta durante le ore di religione cattolica nelle classi dei tre anni della scuola secondaria Dante Alighieri di Nonantola, dove anche quest'anno si è svolta l'edizione di “Presepi di Classe”. Don Mattia, un giovane prete, è stato in missione sulla nave di "Mediterranea Saving Humans", finanziata tramite raccolta fondi e animata da volontari, dal 30 aprile al 10 maggio, quando è rientrata a Lampedusa dopo aver tratto in salvo una trentina di profughi in balia del mare al largo delle coste libiche. Don Mattia Ferrari è tornato nella sua parrocchia di Nonantola dopo l'esperienza sulla nave umanitaria ma nel frattempo ha proseguito il suo impegno per il progetto e spesso incontra i parrocchiani o i giovani. Così c'è stato l'incontro con i giovanissimi alunni della media di Nonantola. "Hanno deciso loro di raffigurarsi sulla nave con la divisa azzurra di Mediterranea - dice ancora la docente Giusy D'Amico -. Abbiamo fatto testi sul tema dell'accoglienza e loro hanno fatto dei temi e visto il film "Quando sei nato non puoi più nasconderti" del regista Marco Tullio Giordana il cui protagonista è un adolescente. Loro hanno visto come ognuno di noi può trovarsi in una situazione diversa".

Una scelta che i genitori hanno condiviso in pieno, soprattutto perché per molti è stato un importante momento per riflettere sui temi dell’accoglienza e dell’immigrazione attraverso un vero e proprio laboratorio multidisciplinare che ha coinvolto in primis i giovani studenti e i docenti di diverse discipline. "Tutti hanno apprezzato e ammirato questa decisione di fare un presepe particolare dedicato alla nave Mediterranea". E loro, i responsabili della Ong, oggi, su Twitter hanno espresso la loro felicità per quel presepe anomalo. "Un presepe che ci emoziona, realizzato dagli studenti della 3G delle scuole medie Dante Alighieri di Nonantola. Grazie", hanno scritto sul social.

Alla domanda se la politica debba fare di più per i giovani sul tema dell'accoglienza, la docente risponde: "Serve soprattutto l'educazione delle nuove generazioni, è quella che deve fare un passo in più". Perché "con le esperienze possiamo cambiare idea".

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