Nigeriano catturato in Svizzera: era ricercato per rapina e lesioni

Lo straniero aveva aggredito e rapinato una coppia di fidanzati nella serata dello scorso 18 dicembre. Riuscito a far perdere le proprie tracce, è stato fermato mentre si trovava su un treno dalle autorità elvetiche, che lo hanno consegnato alla polizia di frontiera italiana

Nigeriano catturato in Svizzera: era ricercato per rapina e lesioni

È stato finalmente arrestato il 26enne nigeriano che lo scorso mese di dicembre aveva aggredito e rapinato una coppia di fidanzati a Reggio Calabria, in località Capannina. Deciso ad evitare la cattura, lo straniero, accusato di rapina e lesioni, stava fuggendo in Svizzera.

I fatti contestati, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si sono verificati durante la notte dello scorso 18 dicembre 2019. I due fidanzati si trovavano in una zona appartata a bordo della propria autovettura, quando il ragazzo ha notato la presenza di un individuo accovacciato dietro il veicolo. Preoccupato, il giovane era sceso ed aveva raggiunto la persona sospetta, risultata essere un uomo di colore.

La vittima non aveva fatto in tempo a chiedere allo straniero che cosa stesse facendo, che il nigeriano era subito passato all'aggressione fisica, estraendo un coltello. Minacciando i due fidanzati con la sua arma, il 26enne aveva ordinato loro di consegnargli tutto il denaro di cui erano in possesso. Non solo. Raggiunto il lato del passeggero dell'auto, l'africano si era appropriato anche della borsetta della ragazza.

Inutile il tentativo di resistenza della coppia. Durante una rapida colluttazione, il fidanzato è stato raggiunto da una coltellata, restando ferito ad una mano.

Ottenuto ciò che voleva, lo straniero si era quindi dato alla fuga in sella ad una bicicletta, mentre i due fidanzati davano subito l'allarme, richiedendo l'intervento delle forze dell'ordine locali. Sul posto gli agenti del reparto volanti della questura di Reggio Calabria che, dopo aver raccolto la denuncia delle vittime, avevano immediatamente dato avvio alle indagini per rintracciare il responsabile. I due ragazzi lo avevano descritto come un giovane di colore che si esprimeva stentatamente mischiando inglese ed italiano, ed era vestito con abiti scuri ed una felpa con cappuccio.

Nonostante gli sforzi profusi dagli uomini della squadra mobile e da quelli dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, il 26enne nigeriano, pur se identificato, era riuscito a far perdere le proprie tracce, e risultava latitante. Questo, almeno, fino allo scorso 13 gennaio, quando è arrivata la segnalazione delle autorità svizzere. Durante un'operazione di controllo su un treno diretto in Svizzera, la polizia elvetica ha infatti fermato uno straniero trovato sprovvisto dei documenti necessari all'espatrio. Il soggetto è stato subito sottoposto a delle verifiche, grazie alle quali sono emersi i suoi precedenti.

Le autorità svizzere hanno così scortato il 26enne al confine, consegnandolo agli agenti della polizia di frontiera di Domodossola. Questi ultimi hanno contattato i colleghi di Reggio Calabria.

Sottoposto a fermo, il nigeriano è finito dietro le sbarre del carcere di Verbania, dove si trova ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. Durante la giornata dello scorso giovedì 16 gennaio, il gip di Verbania ha convalidato l'arresto e confermato la misura cautelare in carcere.

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