Nucleo antifrodi dei carabinieri in azione: sequestrate 8 tonnellate di pelati

a nuova trance di controlli a Salerno, che si inserisce nell’operazione «Estate Sicura», ha permesso di bloccare anche la vendita di salumi e olio fuorilegge. Finora le violazioni accertate ammontano a oltre 16 milioni di euro

Nucleo antifrodi dei carabinieri in azione: sequestrate 8 tonnellate di pelati

Approfittando dell’estate e sperando in un calo dei controlli hanno cercato di vendere pomodori, salumi e olio extravergine fuorilegge. Ma il tentativo di immettere nel mercato prodotti illegali è fallito grazie ai blitz straordinari disposti a tutela dei consumatori dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, il Nucleo Antifrodi Carabinieri di Salerno, in collaborazione con i militari della Compagnia CC di Castellammare di Stabia. I militari hanno sottoposto a sequestro oltre otto tonnellate di pomodori pelati, confezionati in barattoli privi di ogni indicazione obbligatoria sulla tracciabilità, che sono stati rinvenuti presso i locali di un’industria conserviera di S. Antonio Abate (NA).

Nel corso dei controlli i carabinieri hanno anche sequestrato 3 quintali di salumi, privi di idonea documentazione che potesse attestarne la provenienza. I controlli del Nucleo di Salerno si inseriscono nell’operazione «Estate Sicura» e prima di oggi erano già stati sequestrati 2600 litri di olio extravergine d’oliva con etichettature ingannevoli, 5 tonnellate di prodotti con falsi marchi Dop, 200 tonnellate di fitofarmaci illegali e le violazioni accertate ammontano a oltre 16 milioni di euro.

Ma non è escluso che nelle prossime settimane si possa arrivare a risultati analoghi, perché è proprio in questo periodo dell’anno che i cittadini non devono abbassare la guardia davanti a chi cerca di rifilare sul mercato prodotti non a norma. Schierandosi dalla parte dei consumatori i carabinieri hanno diffuso un decalogo che invita innanzi tutto la gente a controllare l’etichetta degli alimenti, che è una sorta di «carta d’identità. «Diffidate di quelle con scritte minuscole e poco chiare soprattutto sull’origine dei prodotti - spiegano gli esperti del Nucleo Antifrodi -. Le etichette più corrette sono quelle che garantiscono le migliori condizioni di conoscenza di un prodotto: trasparenza del marchio, processo produttivo, luogo di produzione e caratteristiche del prodotto. I prodotti alimentari esteri, poi, per essere commercializzati in Italia devono osservare le stesse regole, e l’etichettatura deve essere in lingua italiana ed evidenziare l’importatore e/o lo stabilimento di lavorazione nazionale. Per i prodotti senza etichetta, come gli ortofrutticoli, il venditore è comunque tenuto ad esporre indicazioni obbligatorie tra cui quelle sulla provenienza».

Fondamentale è anche il controllo della data di scadenza, delle indicazioni sulle modalità di conservazione e del termine di consumo dall’apertura del prodotto confezionato. Per orientarsi sulla genuinità dei prodotti, ci si può avvalere invece del sistema dei marchi di qualità previsti dall'Unione Europea (DOP, IGP, STG e Biologico).

«Invitiamo poi l’acquirente ad accertarsi che le confezioni e gli imballaggi siano integri - concludono i carabinieri - ad essere cauti negli acquisti on line e nelle vendite «porta a porta» e a diffidare dei luoghi di vendita che scarseggiano nell'ordine e nella pulizia».

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