Non si fermano gli sbarchi di migranti. Nella serata di ieri una barca a vela con a bordo 33 persone, tra cui due donne e diversi minori di etnia curdo-irachena e curdo-iraniana, è stata intercettata al largo di Capo Cimiti, in provincia di Crotone. A individuare l'imbarcazione sono stati i militari del reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia della guardia di finanza.
Sulla barca, battente bandiera americana, c'erano 31 migranti e due sospetti scafisti di nazionalità russa, che sono stati fermati.
L'equipaggio di un guardacoste in servizio di pattugliamento ha intercettato il veliero che procedeva con i fanali di navigazione spenti. I militari hanno abbordato l'imbarcazione e individuato passeggeri e scafisti, tutti nascosti sottocoperta. Il veliero è stato quindi condotto nel porto di Crotone.
I migranti sarebbero stati caricati a Bodrum, in Turchia, e avrebbero navigato per 6 giorni, nel tentativo di raggiungere le coste italiane di notte. Ora si trovano nel Centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto.
Quello di ieri è solo l'ultimo sbarco in ordine di tempo avvenuto in Calabria.
Lo scorso 14 ottobre, nella Locride, erano arrivati 108 migranti a bordo di due diverse imbarcazioni. La fascia jonica calabrese è ormai diventata una meta fissa per scafisti senza scrupoli.
Nelle ultime settimane sono stati registrati diversi arrivi, tra cui quello del 24 ottobre, quando un veliero con a bordo 46 migranti è stato individuato davanti alle coste di Roccella Jonica.Il giorno prima, invece, gli inquirenti avevano confermato il fermo di due scafisti, un ucraino e un moldavo, che erano al comando delle due barche a vela che avevano trasportato altri 45 migranti dalla Turchia.
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