Ormai, è matematico. Appena migliorano le condizioni meteo-marine nel Mediterraneo riprendono gli sbarchi nel nostro Paese. Un dato di fatto figlio dell'assenza di un controllo sulle politiche migratorie, che non vengono gestite in nessun modo se non una volta che i migranti sono approdati sulle coste italiane. Il problema, infatti, è a monte e su questo i governi che si sono succeduti da diversi anni a questa parte non sono riusciti a intervenire a causa dell'ostruzionismo ostinato della sinistra, che ha permesso l'arrivo nel nostro Paese di decine di migliaia di migranti irregolari dall'inizio dell'anno, con un incremento notevole rispetto agli anni precedenti. Sono oltre 65mila gli sbarcati dall'inizio dell'anno, contro i circa 41mila registrati un anno fa nello stesso arco temporale. E non si registrano solo a Lampedusa gli sbarchi, perché tutta la costa meridionale della Sicilia, comprensiva anche dell'isola di Pantelleria, così come la Calabria, la Puglia e la Sardegna sono soggette a frequenti sbarchi.
Quasi 300 in una notte a Siracusa
Sono esattamente 268 i migranti che, con due diversi eventi, sono sbarcati a Siracusa nella notte tra lunedì e martedì. I primi ad arrivare sono stati 234 stranieri a bordo di un barcone che è stato scortato dalle navi militari all'interno del porto commerciale di Augusta. La carretta del mare era stata avvistata al largo delle coste da una motovedetta della guardia di finanza. A questi, poi, si aggiungono 34 migranti, originari del Bangladesh che sono arrivati su una banchina di Portopalo di Capo Passero, sulla punta estrema della Sicilia orientale. La polizia ha sequestrato una barca in vetroresina con cui gli stranieri hanno compiuto la traversata in mare. Le indagini sono coordinate dalla procura di Siracusa. L'obiettivo è quello di individuare eventuali scafisti nei due gruppi per tirarli in arresto.
Ancora sbarchi a Lampedusa
A Lampedusa non si è fatto in tempo a vuotare l'hotspot, che in 24 ore sono stati oltre 800 i migranti che hanno toccato terra, tutti condotti nella struttura di contrada Imbriacola dopo un primo triage sanitario. Dopo gli oltre 550 migranti giunti ieri sull'isola con 12 diversi approdi, l'ultimo dei quali poco prima di mezzanotte con 123 tra bengalesi, egiziani e pakistani intercettati a bordo di un barcone, altre 239 persone sono riuscite a raggiungere oggi la più grande delle Pelagie, alcuni dei quali con sbarchi autonomi. A Cala Creta i carabinieri hanno bloccato 13 tunisini, mentre a Cala Francese in 57 sono stati intercettati dagli uomini della Guardia di finanza che poco dopo hanno rintracciato altri due gruppi di 20 e 13 persone. Al molo commerciale, invece, i carabinieri hanno fermato 69 migranti, mentre tre tunisini sono riusciti a raggiungere autonomamente l'isola a bordo di un gommone. Oltre a questi, vanno conteggiati anche tre gruppi di 14, 36 e 14 migranti, rintracciati dai militari della Guardia costiera e della Guardia di finanza. In poche ore, l'hotspot di Lampedusa è tornato oltre quota 1.112 migranti presenti, a fronte di una capienza massima di 350 persone.
La carica delle ong
A tutti questi, vanno aggiunti i circa 760 migranti che si trovano a bordo delle navi delle ong e che stanno facendo
pressione sull'Italia per ottenere un porto. Sono 428 sulla Sea Watch 3, in attesa dell'assegnazione di un porto sicuro. Poi ci sono quelli sulla Sea Eye 4, che sono sono 208 persone e poi c'è la Humanity, che he ha 129 a bordo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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