Pensava di aver fatto una furbata rifacendosi i documenti con il cognome della moglie, ma gli agenti si sono ricordati di lui e lo hanno arrestato. A Padova, un albanese è rientrato in Italia dopo pochi mesi dall'espulsione che ne avrebbe vietato il ritorno fino al 2027.
Dritan Caushi era riuscito a farsi rifare il passaporto in Albania, diventando Dritan Iordache così da tornare in Italia. Ma il trucchetto non è riuscito, perché i poliziotti l'hanno riconosciuto comunque e portato in carcere. Impegnati in un ordinario controllo in strada, gli agenti lo avevano, infatti, notato insieme a un connazionale. Due volti già visti, per aver commesso diversi reati in passato, che si sono decisi a seguire per verificarne le generalità. Come riportato da PadovaOggi, di fronte alla richiesta, l'albanese ha presentato il documento appena fatto, originale, col nuovo cognome, che non risultava sul database della questura.
Per nulla convinti dai riscontri, gli agenti hanno voluto effettuare un ulteriore approfondimento conducendolo direttamente in questura. E le analisi delle impronte digitali gli hanno dato ragione.
Quello che avevano di fronte era proprio quel Dritan Caushi di cui si ricordavano, arrestato diverse per furto e che il 14 gennaio era stato rimpatriato su ordine del questore Fassari. Processato per direttissima, ha atteso oggi l'udienza dalla cella.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.