Padova, prima insulta il consigliere leghista poi si pente: "Ho fatto una cavolata"

Dopo la figura barbina di domenica 22 settembre a Padova, Claudia Esposito ha ammesso di aver fatto "una sciocchezza". E ora piange disperata davanti a suo padre

Padova, prima insulta il consigliere leghista poi si pente: "Ho fatto una cavolata"

Domenica mattina, nel cuore di Padova, Claudia Esposito è stata a dir poco esplosiva. Davanti al banchetto della Lega, tra insulti e sputi, non la fermava più nessuno. Ora, però, la 39enne è tutta lacrime e pentimento. Come riporta Il Messaggero, infatti, la donna ha ammesso di aver fatto una figura barbina. "Ho fatto una sciocchezza", continua a ripetere a suo padre. Il genitore Antonio ora cerca in tutti modi di giustificare la figlia. "Sta attraversando un momento particolare ma è una brava persona", spiega sospirando. E poi ammette anche lui: "Sì, ha fatto una sciocchezza".

Insomma, chi fa cavolate poi dovrà almeno cercare di salvarsi in corsa. E le lacrime di coccodrillo sono facili da sfoggiare in questi casi. Claudia è cresciuta a Padova e da 4 anni vive in Inghilterra. Domenica era in città per la nascita del suo nipotino quando attraversando il centro si è scagliata contro i leghisti. "Questi sono i fascisti di Padova", ha iniziato a urlare furiosa mentre si riprendeva feria con il telefonino. E ancora: "Questi sono quelli che odiano gli ebrei, quelli che stanno rovinando questo Paese. Fascisti, antisemiti. Io vivo all'estero, voi siete la vergogna e la barzelletta di questo Paese".

E, per finire, la donna si è avvicinata con aria minacciosa al consigliere regionale Fabrizio Boron e gli ha sputato addosso.

Adesso, però, Claudia piange disperata. Sperando che i leghisti la perdonino. E non la denuncino.

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