Da Instagram, i soliti Ferragnez hanno insultato la politica italiana dopo il passaggio della tagliola sul ddl Zan. Sia Fedez che Chiara Ferragni, ben sapendo che quello sul ddl Zan è un "hot topic" in queste ore sui social, hanno deciso di buttarsi a capofitto sull'argomento, con numerose storie e commenti sulla questione. Fedez, che solitamente non sembra avvezzo a Twitter, è tornato sul social dell'uccellino blu per sferrare un attacco a Matteo Renzi, ben consapevole che avrebbe ottenuto consensi facili.
In casa Ferragnez dev'essere abitudine insultare il prossimo appellandolo come "pagliaccio". Dopo che il rapper ha inviato le famose emoticon che raffigurano i clown alla Vigilanza Rai, oggi è stato il turno di Chiara Ferragni che, senza troppe remore, ha insultato i rappresentanti delle istituzioni commentando la decisione del Senato che, con 154 voti favorevoli, 131 contrari e due astenuti, ha approvato le richieste di Lega e FdI di non passaggio all'esame degli articoli del ddl Zan.
"Siamo governati da pagliacci senza palle", ha scritto l'influencer sul suo profilo Instagram. Parole molto forti da parte della Ferragni che, non paga, ha aggiunto: "E queste persone che dovrebbero tutelare i nostri diritti esultano così quando il ddl Zan viene affossato. Schifo". Ovviamente suo marito non è stato da meno, anche se stavolta su Instagram ha preferito tenere un profilo più basso, limitandosi a usare la chiave del sarcasmo per commentare la decisione del Senato.
Non ha fatto lo stesso su Twitter, dove ha attaccato frontalmente Matteo Renzi, a suo dire reo di non essere presente in Senato ma di essere all'estero. "Ma il Renzi che si proclamava paladino dei diritti civili è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il ddl Zan? Per celebrare la libertà di parola organizziamo una partitella a Scarabeo con Kim-Jong Un? Gran tempismo. Comunque bravi tutti", ha scritto Fedez in un tweet che, per compiacersi, ha deciso di pubblicare anche tra le sue storie di Instagram.
Da tempo i Ferragnez fanno politica ma senza impegnarsi ufficialmente nella causa e spostano le opinioni dei giovanissimi, forti dell'ampio
consenso raggiunto sui social. Peccato, però, che non mettano la stessa energia in temi che non sono così popolari sui social, come per esempio lo sfruttamento dei lavoratori nelle grandi multinazionali.Ma il Renzi che si proclamava paladino dei diritti civili è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il DDL Zan?
— Fedez (@Fedez) October 27, 2021
per celebrare la libertà di parola organizziamo una partitella a scarabeo con Kim Jong-un?
Gran tempismo.
Comunque bravi tutti
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