Intrappaloti nella "Grotta del sangue". Per colpa del fango sollevatosi all’interno. Secondo i superstiti, sarebbe stata questa la causa che ha fatto sì che i quattro sub, morti ieri a Palinuro (Salerno), perdessero l'orientamento.
I quattro sopravvissuti, che si erano immersi insieme ai sub rimasti intrappolati, probabilmente hanno percepito in tempo la situazione di pericolo perdendo però di vista gli altri compagni di immersione. Il fango che si è alzato ha fatto capire loro il rischio e così sono tornati indietro e risaliti in superficie.
Sotto choc, sono stati immediatamente soccorsi, mentre il titolare del diving che aveva organizzato l’escursione si è buttato in mare nel disperato e inutile tentativo di recuperare i dispersi.
La chiarezza sulla dinamica dell'accaduto verrà fornita dagli uomini della Capitaneria di porto che stanno indagando sulla tragedia.
Il primo corpo a essere stato recuperato è stato quello di Andrea Pedroni, romano di 41 anni. Dopo meno di due ore è stato recuperato il corpo di Douglas Rizzo, romano di 41 anni, nato a Londra. Si trattava del capo cordata del gruppo dei quattro e che per la prima volta si era recato a Palinuro.
Il terzo corpo riportato in superficie è stato quello di Susy Cavaccini, di 36 anni, salernitana, mentre l’ultimo a essere stato poi riportato in superficie è stato Panaghiotis Telios, di 23 anni, di origine greca ma residente a Reggio Calabria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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