Sono già trascorsi sei anni da quando papa Francesco si è recato in visita sull'isola di Lampedusa, ma in Vaticano è ancora saldo il ricordo di quel viaggio tutto centrato sulla necessità dell'accoglienza e dei porti aperti. L'anniversario è considerato importante: in Santa Sede hanno predisposto una messa, che Jorge Mario Bergoglio celebrerà lunedì prossimo, alle ore 11, presso la Basilica di San Pietro. Si tratta, appunto, di una "messa per i migranti".
Un'iniziativa che, forse, acquisice una valenza particolare, considerato soprattutto quanto è appena accaduto sull'isola del mar Mediterraneo attorno al caso dell'imbarcazione Sea Watch 3. Ma magari avremo modo di conoscere il pensiero del Santo Padre su quella vicenda tra un settimana, quando alla celebrazione prenderanno parte anche 250 persone "tra migranti, rifugiati e quanti si sono impegnati per salvare la loro vita". Il vescovo di Roma è solito officiare a messe di questa tipologia. In questa circostanza, come si apprende pure su il portale intitolato "Il Sismografo", il pontefice argentino ha evidenziato una volontà tesa a far sì che il tutto "sia il più possibile raccolto". Al centro dei pensieri del Santo Padre ci sono coloro che, cercando un futuro migliore, hanno perso la vita in uno dei "cimiteri della contemporaneità", ma anche gli attivisti e i volontari che, con cadenza quotidiana, "si prodigano per sostenere, accompagnare e accogliere i migranti e i rifugiati".
Il vertice della Chiesa cattolica, insomma, continua a modellare la sua pastorale, accentuando quelle che sono divenute delle costanti: la vicinanza ai migranti e la contrarietà ai muri e alle altre forme di sbarramento.
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