L’essere stata scaricata dal compagno magrebino, dal quale aveva avuto una figlia di 2 anni, non le andava proprio giù. Tanto che in preda a un raptus di follia, il 5 giugno scorso, aveva appiccato una serie di incendi per tutta Sanremo, portandosi dietro la figlioletta, seduta nel passeggino che parcheggiava da qualche parte, prima di appiccare il fuoco.
Alla fine la polizia l’ha individuata e arrestata con le accuse di incendio doloso plurimo e abbandono di minore. Protagonista è una donna di 27 anni, piemontese di origine, ma abitante a Ventimiglia, in provincia di Imperia.
La giovane doveva proprio aver perso la testa. E infatti, dopo aver incendiato un alloggio semi abbandonato del quartiere del Borgo - saltuariamente abitato da stranieri - afferra il passeggino e accecata dalla rabbia si reca nella vicina via Palma per bruciare uno scooter, scelto a caso e un cumulo di rifiuti. In un episodio aveva anche dato fuoco a un appartamento situato nella stessa zona, in cui venne concepita la bambina.
Fortuna ha voluto che non ci siano stati feriti, ma nel caso del Borgo l’incendio ha scatenato il panico, con vigili del fuoco, 118 e polizia, accorsi sul posto nel timore che l’appartamento fosse abitato. Determinanti per la sua cattura sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato hanno subito capito, che il movente di quegli incendi non era criminale, ma poteva trattarsi del classico “colpo di testa” di qualcuno.
Alla fine la ventisettenne è stata arrestata su ordine di custodia cautelare richiesto dal pm di Imperia Francesca Buganè Pedretti e associata alla sezione femminile del carcere genovese di Pontedecimo. La bambina, invece, è stata affidata a un istituto per minori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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