La Pezzopane a mollo con l'ex narcotrafficante

La senatrice del Pd ha scritto la prefazione del libro dell'ex boss Rino Bonifacio

Dal sito Liberoquotidiano.it
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Torna a far parlare di sé, la senatrice Stefania Pezzopane, stavolta non per il fidanzato ex tronista ma per un libro. Un libro di cui lei ha scritto la prefazione. Ma non si tratta di un libro qualunque. L'autore, infatti, è Rino Bonifacio, ex narcotrafficante. Il libro si intitola Malabellavita ed è l'autobiografia di un uomo che per anni è stato un malavitoso. Il libro si inserisce in un progetto più ampio che prevede anche la trasposizione in film/serietv. "Quella di Rino Bonifacio - ha spiegato la Pezzopane a un sito abruzzese - è una storia criminale, crudele che provoca rabbia e disagio nel lettore per la gravità dei fatti narrati. Ho accettato di scrivere la prefazione al libro dopo averlo letto tutto d'un fiato e dopo aver conosciuto e incontrato Rino Bonifacio. Ho voluto prima vederlo e conoscerlo, conoscere le sua storia, studiare le carte dei suoi procedimenti, leggere i suoi ricorsi e capire di più di quello che era nel libro. Ma soprattutto ho voluto conoscere, oltre la sua allucinante storia passata, la sua vita presente di padre e marito amorevole. Conoscendo lui e la sua famiglia, la moglie e il figlio Ciro, stentavo a credere che l'uomo che ho conosciuto potesse essere stato in passato, il criminale dipinto come un mostro dalla cronaca internazionale".

Ma chi è questo Bonifacio? E' il signore con gli occhiali che appare nella foto pubblicata da Libero, in compagnia della senatrice e del suo fidanzato. Nel suo curriculum ha tre condanne e 18 anni passati in carcere (ne ha girati undici). Sul Giornale Stefano Lorenzetto ha scritto che nel 2001 a Bonifacio fu sequestrato "il più grande quantitativo di stupefacenti mai scoperto fino ad allora in Italia, una tonnellata di cocaina, arrivata dalla Colombia nel porto di Livorno occultata dentro blocchi di marmo sottoposti a sapiente carotaggio". La Dia di Milano parlò di un traffico complessivo di 4,7 tonnellate, sufficienti a confezionare 14 miliardi di dosi.

Nulla di male, per carità, nel conoscere un ex narcotrafficante. E anche fare il bagno e prendere il sole non è un reato. Anche se la Pezzopane, in passato, nei confronti di Berlusconi, è stata molto poco garantista. Ma tant'è...

"Il Rino di prima - osserva la senatrice - criminale e narcotrafficante, il Rino di oggi, alla ricerca del suo nuovo equilibrio, con la sua famiglia ed il suo lavoro. Nella mia esperienza politica ed istituzionale ho conosciuto terroristi, assassini, criminali, nelle carceri organizzo ogni anno un premio di poesia tra detenuti". E ancora: "Ho scritto questa prefazione perché spero che la storia di Rino, il racconto del passato criminale, e il presente in cui lui cambia vita e scrive la sua storia, possa servire a mettere uno spartiacque col crimine. L'Italia deve liberarsi dal crimine e conoscere questa storia vera di persone in carne ed ossa fa capire molto della criminalità italiana ed internazionale. Mentre leggevo il libro Malabellavita a giugno, la procura aquilana arrestava persone a L'Aquila appartenenti al clan dei casalesi e io sollecitavo la presidente dell'antimafia a visitare la nostra. Mi è sembrato quasi un segno. La storia di Rino che finisce la sua storia criminale e ne inizia un'altra.

Che questo libro aiuti la lotta contro la criminalità, nella consapevolezza che la giustizia può operare e che chi delinque,espiate le proprie colpe, si possa ricostruire una propria vita con i propri familiari e ricominciare da capo".

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