La polizia lancia l'allarme: "Gli sbarchi hanno bucato la rete di sicurezza"

Le forze di polizia sono state impegnate a far fronte agli sbarchi record lasciando scoperti altri settori. "Serve rafforzare l'organico il prima possibile", secondo il segretario generale del Sap Stefano Paoloni

La polizia lancia l'allarme: "Gli sbarchi hanno bucato la rete di sicurezza"

Quello che si sta chiudendo è un anno di sbarchi record con il doppio del numero degli arrivati rispetto allo scorso anno. Parliamo di 67.040 migranti contro i 34.134 del 2020. Un fenomeno che ha visto impegnati 24 ore su 24 gli agenti di polizia in diverse attività affinché le operazioni di sbarco e accoglienza avvenissero nella maniera più sicura possibile. Sotto i 40 gradi della torrida estate fino alle basse temperature degli scorsi giorni, turni interminabili e con l’alto rischio di contrarre il Covid sbarcato assieme ai migranti, i poliziotti hanno lavorato il più delle volte facendo fronte a momenti di grande difficoltà e disagio. Ed allora che bilancio si può tracciare per il corpo di polizia impegnato nel fenomeno migratorio in questo 2021? “Sicuramente è stato un anno difficile” dice a IlGiornale.it il segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia, Stefano Paoloni che prosegue: “Gli sbarchi di massa hanno mandato in falla più volte il sistema di sicurezza e il motivo è semplice. Gli arrivi di grosse entità, sono quelli che richiedono un maggiore impiego di personale territoriale. Questo ha l’effetto di lasciare sguarnite le altre attività come il controllo del territorio, il contrasto ai fenomeni mafiosi, la gestione amministrativa delle pratiche, giusto per fare qualche esempio”.

Il segretario generale del Sap sottolinea la necessità di rafforzare l’organico che risulta carente di circa 10mila unità in tutto il territorio nazionale. Questo sarebbe a suo avviso un primo passo importante per affrontare il fenomeno degli sbarchi senza lasciare scoperti gli altri settori. Il tutto anche alla luce di un dispiego di maggiori forze di polizia in diverse attività a seguito dei decreti contro il Covid emessi per far fronte alla quarta ondata, come la verifica dei Green Pass sui mezzi di trasporto, nelle fermate e nei locali. “La coperta diventa corta in questo modo – afferma Stefano Paoloni - Finché non arrivano nei Paesi da cui partono i migranti dei messaggi chiari da parte del nostro governo circa la volontà di contrastare il fenomeno migratorio clandestino è chiaro che la situazione non potrà mai cambiare. Quest’anno poi, a differenza di quanto accaduto nelle scorse stagioni, abbiamo assistito a continui sbarchi anche durante il periodo autunnale. Non siamo riusciti a prender fiato”.

Come non parlare poi dei poliziotti contagiati dal Covid durante il servizio nei centri di prima accoglienza? A ciò si aggiungono anche i diversi casi di aggressione agli agenti da parte dei migranti in fuga dalle strutture che li ospitano.

Rinforzo di personale, norme chiare, protocolli certi nella gestione dei centri di permanenza e respingimenti effettivi, sono alcune delle richieste che il segretario del Sap chiede al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per il 2022. Richieste che fanno seguito alle tante lanciate a vario titolo anche dagli altri sindacati di polizia che non hanno avuto ancora risposta in questo difficile anno.

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