Immigrati in fuga ad Agrigento: feriti due militari

Gli stranieri hanno protestato per terminare la quarantena anti Covid a Villa Sikania e durante la fuga hanno travolto due agenti delle forze di sicurezza

Immigrati in fuga ad Agrigento: feriti due militari

Fuga di migranti dal centro di accoglienza Villa Sikania di Siculiana e militari contusi. È questo il resoconto di quanto accaduto la scorsa sera nella struttura agrigentina che ospita i minorenni non accompagnati. All’interno dell’ex hotel vengono accolti i minorenni che approdano a Lampedusa per consentire loro di rispettare il periodo di quarantena anti Covid prima del trasferimento in altri centri. Nel pomeriggio in molti hanno iniziato a protestare in maniera animata: a loro avviso il periodo di isolamento era giunto al termine e volevano essere immediatamente portati altrove. Inutile ogni tentativo da parte del personale che lavora nell’edificio di farli desistere da ogni iniziativa di protesta.

È stato spiegato loro, secondo quanto ricostruito dalle Forze dell’ordine, che il trasferimento era in corso di organizzazione e mancavano pochi giorni per attuarlo. Nessuna parola ha placato l’ira dei minorenni che hanno scelto la via della fuga. Si sono lanciati dalle finestre del piano terra dileguandosi nella vicina aera di campagna. Nel tentativo di bloccarli, due militari dell’esercito sono rimasti contusi. I migranti sono riusciti a dileguarsi facendo perdere le proprie tracce. Al momento ne risultano dispersi una quindicina A lavoro la polizia, i carabinieri e i militari per rintracciarli.

Quello accaduto ieri non è il primo episodio di questi ultimi giorni. In più occasioni i migranti, hanno dato luogo a manifestazioni di protesta cui ha fatto seguito la fuga. Solo due giorni fa sempre da Villa Sikania sono scappati 70 minorenni non accompagnati. Il copione sempre lo stesso. I migranti hanno protestato per concludere la quarantena ed essere accompagnati in un altro centro. Difficile, in un clima animato, far capire loro la necessità di dover attendere ancora qualche altro giorno. Ed ecco che, come un fiume in piena, una settantina di giovani sono scappati via scatenando il panico per strada. Per arrivare nelle zone più isolate i migranti, per la maggior parte tunisini, si sono riversati sulla Strada Statale 115 non curanti delle auto che vi transitavano in quel momento. Molti conducenti si sono ritrovati a dover mettere il piede sul freno o a sterzare bruscamente per evitare incidenti.

Lo scorso 4 settembre, proprio in occasione di una fuga di questo tipo, un migrante è stato travolto da un’automobile perdendo la vita e alcuni poliziotti hanno riportato importanti ferite. Nelle ultime ore, dei 70 fuggiti, ne sono stati rintracciati una trentina. Ma dopo la protesta di ieri sera i numeri sono tornati a salire. Le ricerche continuano in maniera ininterrotta.

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