Il Natale degli sbarchi: record a quota 65mila

Dalla Calabria alla Sicilia, flusso continuo di navi Ong. Libia, 28 corpi trovati in spiaggia

Foto d'archivio
Foto d'archivio

La quota di 64.632 migranti arrivati sulle nostre coste, con dati del Viminale aggiornati alle 8 del 24 dicembre, è solo un brutto ricordo, un record negativo superato con un Natale e un Santo Stefano di sbarchi a raffica. La macchina dell'accoglienza non si è fermata. «Buon Natale un piffero» aveva commentato al Giornale nei giorni scorsi un poliziotto guardando alle 4 navi Ong (Ocean Viking, Geo Barents, Rise Above e Sea Eye 4) che ciondolavano davanti alle coste libiche in attesa di prendere a bordo migranti proprio mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, entrava in aula bunker a Palermo per il processo Open Arms dove è imputato per non avere concesso un approdo. Come da previsione le feste sono trascorse per gli uomini in divisa dietro agli sbarchi che non hanno conosciuto sosta dalla vigilia di Natale quando a Pozzallo, nel Ragusano, sono sbarcati dalla Sea Eye4 214 migranti, tra cui uno con sospetta tubercolosi e uno con la scabbia. «Un doveroso regalo di Natale della città a chi soffre e rischia la vita» ha commentato il sindaco, Roberto Ammatuna, innescando la polemica di quanti, invece, sono stanchi di vedere sempre lo stesso film. Altro approdo del 24 a Santa Maria di Leuca di 152 migranti su uno yacht e a Natale 60. Sempre il 25 la Ocean Viking è approdata a Palermo con 114 migranti. La Sea Watch 3 ha recuperato 446 migranti in 5 interventi in 3 giorni, l'ultimo ieri con il soccorso di 96 persone. Presto punteranno verso l'Italia. Sempre ieri sono giunti a Crotone 90 migranti su un veliero e 400 sul mercantile di bandiera russa «Mekhanik Herokin». Con questi due, gli sbarchi salgono a 5 in 24 ore a Crotone, dove a Natale sono arrivati in 289. E in serata si sono registrati due sbarchi autonomi nel Reggino a Capo Spartivento e a Bianco: sono in tutto 71 migranti. La Mezzaluna tunisina ha soccorso 48 migranti provenienti dalla Libia. Sulla nave Geo Barents di Medici senza frontiere ci sono 558 migranti recuperati in 8 operazioni. La nave resta in attesa di vedersi assegnata un porto sicuro come da copione dall'Italia.

Al boom di partenze dei giorni scorsi è corrisposto, come ovvio, un numero maggiore di morti in mare. Da mercoledì si sono registrati 4 naufragi. Dell'ultimo ha dato notizia ieri la Mezzaluna rossa libica che ha recuperato 28 morti trasportati dalle onde su una spiaggia di Khoms. Ci sono 3 superstiti. Altri 27 migranti sono annegati davanti alle coste greche. Le autorità elleniche hanno messo in salvo 63 persone mentre la loro barca, con in tutto 80 passeggeri, stava affondando vicino all'isola di Paros. Altro incidente si è registrato giovedì, quando un barcone si è arenato su un isolotto nel sud della Grecia. Sono 11 i corpi recuperati, mentre 90 persone sono state messe in salvo.

«Arriviamo vicini a 70mila sbarchi clandestini ha commentato Salvini - Che in periodo di Covid, di super green pass ci siano sbarchi clandestini senza regole e controlli non è rispetto nei confronti degli italiani che stanno facendo sacrifici».

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