Hanno già firmato i primi dei 19 lavoratori iscritti alla Fiom che in queste ore stanno incontrando i vertici di Fabbrica Italia Pomigliano nello stabilimento di Pomigliano d’Arco (Napoli). Ieri i lavoratori hanno ricevuto un telegramma dall’azienda che invitava loro a presentarsi questa mattina allo stabilimento per "comunicazioni urgenti".
A ore scadranmo i termini stabiliti dalla sentenza di reintegro della Corte d’Appello di Roma. Il contratto firmato è con clausole legate a quell’accordo. All’esterno dello stabilimento, a sostegno dei 19 operai, alcuni lavoratori iscritti alla Fiom e una delegazione della segreteria provinciale del
sindacato. Gli operai riprenderanno a lavorare il 10 dicembre.
Ciro d’Alessio, 32 anni, è il primo operaio dei 19 metalmeccanici Fiom ad aver apposto la firma al contratto con Fip a Pomigliano d’Arco (Napoli). "Il primo pensiero va ai 2300 ancora fuori, siamo soddisfatti, ma non contenti, perché attendiamo il rientro di tutti. Oggi comincia il passo successivo", ha detto D'Alessio.
La risposta del Lingotto non si è fatta attendere. L’assunzione a Pomigliano dei 19 iscritti della Fiom è "un’ulteriore penalizzazione per un’azienda che opera in un contesto di mercato molto sfavorevole", ha affermato Fabbrica Italia Pomigliano, sottolineando che "sono del tutto ingiustificate dal punto di vista gestionale" e che l’assunzione dei 19 lavoratori garantisce alla Fiom "un passaggio in Fabbrica Italia Pomigliano anticipato rispetto a tutti gli altri dipendenti" e le dà "una posizione di privilegio che non ha alcuna ragionevolezza".
Nella notte della NewCo di Fiat si legge: "Domani comunque Fabbrica Italia Pomigliano ottempererà all’ordinanza della Corte d’Appello di Roma del 19 ottobre 2012. La procedura di assunzione prevede da parte degli interessati la presentazione delle dimissioni da Fiat Group Automobiles e contestualmente la firma del contratto d’assunzione con l’adesione alle condizioni economiche e normative vigenti nella nostra società. La Fiom ha inviato la lista dei suoi iscritti da cui selezionare le ulteriori 126 unità da assumere ai sensi della sentenza della Corte d’Appello di Roma. Tale lista risulta composta da 109 persone sicuramente iscritte perché hanno richiesto all’azienda di operare la trattenuta della quota sindacale e altre 38 la cui effettiva iscrizione non è accertata, per un totale complessivo di 147 iscritti presunti".
Infine, conclude la nota, "le assunzioni di personale iscritto alla Fiom ordinate dal Tribunale, oltre a rappresentare un onere economico aggiuntivo, sono del tutto ingiustificate dal punto di vista gestionale.
L’organico attuale risulta infatti già sovradimensionato rispetto alle necessità a causa della forte flessione della domanda del mercato italiano ed europeo che comporta un ricorso alla cassa integrazione di 48 giorni nel secondo semestre di quest’anno. Le assunzioni in questione avvengono proprio in un periodo in cui l’attività produttiva dello stabilimento è sospesa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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