A Melfi, in provincia di Potenza, una guardia giurata di 33 anni ha ucciso a colpi di pistola la moglie, 27 anni, e subito dopo si è suicidato.
Questa mattina, Antonio Girardi era in servizio all'istituto di vigilanza di Melfi quando, intorno alle sette, si è allontanto dal lavoro per recarsi a casa, dove viveva con la moglie, sposata solo sei mesi prima. Secondo la ricostruzione della vicenda, i due avrebbero litigato e, al termine della discussione, l'uomo ha estratto la pistola e sparato due colpi verso la donna, Marina Novozhylova, uccidendola. Poi Antonio ha puntato la canna dell'arma contro di sè e ha fatto fuoco, suicidandosi.
La tragedia si è consumata nella loro abitazione di Melfi, a pochi metri dalla Porta Venosina, nel pieno del centro storico. Un vicino, che ha sentito la lite e gli spari successivi ha avvisato i carabinieri, che sono immediatamente intervenuti sul posto e hanno iniziato ad effettuare i primi rilievi, ricostruendo la dinamica dei fatti. Le indagini, svolte dal comando provinciale dei carabinieri di Potenza, sono ancora in corso.
Se confermata, la dinamica della vicenda è identica a quella dell'omicidio - suicidio avvenuto a Potenza il 25 aprile, quando un vigile urbano di 67 anni aveva ucciso il figlio.
Giovanni Tramutola aveva sparato a Giuseppe nella loro villetta nel rione Betlemme, nei pressi della via Appia, e successivamente si era puntato l'arma alla tempia, uccidendosi. Allora, l'allarme era stato dato dall'altro figlio dell'uomo, che era stato svegliato dagli spari, e i carabinieri intervenuti avevano accertato le modalità dell'omicidio suicidio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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