Il presepe laico "censurato" dalla Rai è ora agli Uffizi di Firenze

Dopo aver giaciuto nei magazzini Rai, il prespe di Marco Lodola ha trovato la sua collocazione nelle sale degli Uffizi di Firenze

Il presepe laico "censurato" dalla Rai è ora agli Uffizi di Firenze

Il presepe di Marco Lodola in Rai non si farà. "Dovevamo installare l’opera in viale Mazzini giovedì scorso, ma siamo stati bloccati e non so il vero motivo. Non mi è mai capitato: ho anche sentito l’annuncio alla radio, ma il presepe non c’è. La gente non lo può vedere", aveva detto Marco Lodola ai microfoni di Striscia solo qualche giorno fa. Il presepe è stato commissionato all'artista da Nicola Sinisi, uno dei decani dei manager Rai. Ma quando l'opera da oltre 30mila euro è arrivata in Viale Mazzini, pare che più di un dirigente (Fabrizio Salini su tutti), abbiano posto il veto all'autorizzazione al pagamento e all'esposizione del presepe. Il lavoro di Marco Lodola è finito in cantina e poche ore fa l'artista è andato a riprenderselo a Viale Mazzini. L'opera, infatti, è stata portata a Firenze, dove verrà accesa nelle prossime ore. Sarà il presepe diffuso 2020 degli Uffizi, con gruppi di personaggi che occuperanno spazi diversi del museo nel centro della città.

Come mai la Rai ha vietato l'esposizione dell'installazione? Oltre che per il costo, ritenuto eccessivo, pare che in Rai non abbiano gradito il tema laico di un simbolo marcatamente religioso come il presepe. Voci di corridoio riportate da La Verità parlano di un certo timore da parte della dirigenza Rai delle reazioni del mondo religioso cattolico a un'idea laica del presepe, con conseguente ripercussione anche sulla fidelizzazione. Marco Lodola ha realizzato un'opera in cui i personaggi tradizionali della rappresentazione della natività sono stati sostituiti dai cantanti, in una sorta di Sanremo internazionale ambientato a Betlemme. Le preoccupazioni della Rai erano sicuramente fondate, visto che San Giuseppe ha assunto le sembianze di Lucio Dalla e la Madonna quelle di Gigliola Cinquetti. Nel presepe di Lodola, i re magi hanno la faccia di Freddie Mercury, David Bowie e Louis Armstrong. Ci sono anche Luciano Pavarotti, Rino Gaetano, Mina, Renzo Arbore, Rita Pavone, Max Pezzali e Caterina Caselli.

Portato a Firenze, il gruppo della natività è stato installato al primo piano dietro le vetrate del Verone e sarà visibile dal Ponte Vecchio. Il gruppo dei Magi, invece, potrà essere ammirato dalla piazza degli Uffizi. Al secondo piano della Galleria, in corrispondenza della finestra panoramica rivolta verso Ponte Vecchio, ci sarà una grande stella cometa. Positivo il giudizio di Vittorio Sgarbi: "Arte e fede sono una cosa; ed è quindi inevitabile che tocchi al primo museo d'Italia, gli Uffizi, rappresentare, nel modo più luminoso, le festività natalizie. Il tentativo del Vaticano, con le ceramiche di Castelli in Piazza San Pietro, ha determinato discussioni.

La scelta del pirotecnico direttore Eike Schmidt di chiamare l'artista della luce per eccellenza, Marco Lodola, a comporre il suo presepe nel Verone degli Uffizi perché domini e si rispecchi nell'acqua del fiume, e sia visibile dal Lungarno, è una intuizione moderna e originale nel pensiero della tradizione e dei valori cristiani. Nelle Natività di Rubens il bambino è un bozzolo di luce. Qui la luce è l'idea stessa di Dio. Sotto la stella cometa che tutti ci unisce nel pensiero del Santo Natale".

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