La maggioranza a Montecitorio ha pronta, come un asso nella manica, una bozza che potrebbe far lievitare gli stipendi dei dipendenti di Camera e Senato.
Nero su bianco sarebbero pronti dei maxi-aumenti che andrebbero, secondo quanto preannunciato da Il Tempo, dai 2200 euro per il più alto in grado dell'amministrazione, come il segretario generale, fino a 160 euro per i dipendenti più "poveri". Le virgolette sono d'obbligo, infatti, le indennità sono sempre rimaste elevate. Basti pensare ai 150mila euro l'anno versati per un documentarista con più di 20 anni di servizio. La bozza comunque protrebbe far tornare gli stipendi ai valori del 31 dicembre 2012, pari a più del doppio dei valori attuali.
I nuovi stipendi, se la bozza verrà presentata e approvata, peserebbero sui conti parlamentari per quasi un milione e mezzo di euro l'anno.
Gli importi precisi sono ancora da calcolare, anche se, come riportato anche da Leggo, nel documento redatto dalla maggioranza, si tende a livellarlo al valore più basso, quello stabilito dal Senato. I sindacati hanno però già avanzato una loro soluzione: fare una media tra Senato e Camera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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