"Offesa alla religione non sia più reato": ecco le vere priorità della sinistra spagnola

Dopo lo sketch sulla mucca al posto di Gesù, il Psoe di Pedro Sanchez vuole abrogare l'articolo del codice penale che punisce chi irride pubblicamente i credenti

"Offesa alla religione non sia più reato": ecco le vere priorità della sinistra spagnola
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Le priorità del Partito socialista spagnolo? Abolire la tutela penale del sentimento religioso. Il capogruppo del Psoe Patxi Lopez ha annunciato in una conferenza stampa l'intenzione di presentare una proposta di legge per abrogare l'articolo 525 del codice penale spagnolo che punisce chi offende i sentimenti dei membri di una confessione religiosa. Il progetto arriva sull'onda delle polemiche provocate da una rappresentazione irrispettosa del Sacro Cuore di Gesù durante uno sketch televisivo a Capodanno. Una scena che aveva indignato molti fedeli ed aveva portato ad una denuncia dell'associazione cattolica Hazte Oír contro i due presentatori e contro il presidente della rete pubblica televisiva spagnola.

La proposta

Il Psoe, partito del primo ministro Pedro Sanchez, non solo è rimasto indifferente alle proteste dei fedeli, ma si è dimostrato irritato per la reazione popolare al punto da decidere di intervenire a livello legislativo per rimuovere la tutela penale del sentimento religioso. Il capogruppo Lopez ha dichiarato a questo proposito: "Vogliamo eliminare l'articolo 525 del codice penale e lo facciamo perché difficilmente registra condanne e tuttavia è costantemente utilizzato da organizzazioni ultra e fondamentaliste per perseguitare artisti, attivisti, rappresentanti eletti, facendoli subire procedimenti penali senza alcun fondamento". L'articolo 525 del codice penale spagnolo ha subìto una serie di adeguamenti nel corso degli anni, prevedendo anche forme di tutela per i sentimenti dei non credenti. Attualmente prevede che siano puniti "con una multa pari all’importo da otto a dieci stipendi mensili coloro che, per offendere i sentimenti dei membri di una confessione religiosa, compiano, pubblicamente, oralmente, per iscritto o mediante qualsiasi documento, scherno ai loro dogmi, credenze, riti o cerimonie, o offendano, anche pubblicamente, chi li professa o pratica".

Questa tutela per il governo spagnolo guidato da Sanchez rappresenterebbe addirittura una forma di limitazione della libertà d'espressione. Dopo le denunce ai conduttori LalaChus e David Broncano per lo skecth sulla mucca, il ministro della giustizia, Félix Bolaños ha attaccato le associazioni che sono rimaste indignate, bollando l'iniziativa come un "tentativo intimidatorio dell'ultradestra". Da qui la decisione di revisionare l'articolo del codice penale spagnolo.

Un governo laicista

Nel 2018, per il suo primo insediamento, Pedro Sanchez è stato il primo premier della storia della democrazia spagnola a non giurare sui Vangeli. Durante la sua permanenza alla Moncloa, i suoi governi hanno promosso una legge restrittiva sulla libertà educativa in fatto di istruzione fortemente contestata dalle concertadas, equivalente delle paritarie italiane. C'è stata la legalizzazione dell'eutanasia, con recente intenzione di estenderla anche ai pazienti con malattie mentali. Sempre Sanchez ha tolto le esenzioni fiscali sulla costruzione di chiese.

Insomma, i governi a trazione socialista sembrano preoccuparsi poco delle sensibilità della Chiesa e dei suoi fedeli.

La decisione di abrogare l'articolo penale che persegue chi offende il sentimento religioso proprio dopo l'indignazione dei cristiani per un siparietto televisivo sul Sacro Cuore di Gesù va in questa direzione, ma riguarderà anche le mancanze di rispetto nei confronti delle altre confessioni religiose.

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