Da dieci anni era in stato vegetativo perché aveva mangiato una polpetta trattata con solfiti, ora i parenti fanno sapere che la giovane è morta.
È deceduta ieri nella sua casa di Ragusa. La studentessa Sara Di Natale era in stato vegetativo da 10 anni per choc anafilattico. Lo choc era stato provocato il 7 febbraio del 2006 da una polpetta di carne trattata con solfiti. Sara all'epoca aveva 22 anni e la carne l'aveva comprata da un macellaio di Catania quando ancora frequentava l'università.
In questi dieci anni, alimentata e ventilata artificialmente, le sono sempre stati accanto i genitori. Una sofferenza condivisa dai gentitori che hanno vegliato notte e giorno sulla loro "bimba". Ai test, la polpetta era risultata piena di solfiti tanto da provocarle un arresto cardiocircolatorio a seguito di uno choc anafilattico e di farla poi piombare in uno stato vegetativo dal quale non si sarebbe mai più svegliata.
La famiglia di Natale, vivendo in prima persona questa disgrazia, per anni si è battuta per la tutela della autodeterminazione in materia sanitaria sostenendo il cosiddetto "testamento biologico" contro
l'accanimento terapeutico. I Di Natale si sono anche rivolti a Papa Francesco chiedendo di fare chiarezza, dal punto di vista cattolico, su cosa significa rispettare la volontà espresse per il trattamento di fine vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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