La rampa "handicappati" che indigna Bologna

"Rampa Handicappati". In via Aldo Moro, a Bologna, fa capolino la seguente scritta segnaletica per indicare, per l'appunto, una rampa per le persone con disabilità

La rampa "handicappati" che indigna Bologna

"Rampa Handicappati". In via Aldo Moro, a Bologna, fa capolino la seguente scritta segnaletica per indicare, per l'appunto, una rampa per le persone con disabilità. Il tutto succede tra i palazzi della Regione, a due passi dalle Torri e a ridosso della sede dell’Assemblea Legislativa. Peraltro, non è neanchel'unico cartello, visto che ne esiste un altro situato nell'accesso dal vicino giardino geologico alle Torri.

Nessuno, almeno per il momento, ha provveduto a rimuovere il cartello. Nonostante vent'anni fa – già, era il lontano 1999 - l'Organizzazione mondiale della sanità abbia cancellò il termine "handicappati" dai documenti ufficiali e internazionali.

A denunciare con forza la cosa ci ha pensato l'ex consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Gian Luca Sassi, ora nel gruppo Misto: "Ho trovato indecente anche le condizioni del percorso per i non vedenti e la relativa segnaletica, ormai vetusta e non in linea con la normativa anti-discriminazioni. Sempre nell'ottica di una completa integrazione, rilevo, inoltre, che gli atti regionali riguardanti le persone con disabilità non utilizzano un termine univoco ma diversi, nonostante 'persone con disabilità' sia il termine utilizzato dall'Onu e dallo Stato italiano".

Infine, Sassi conclude: "Confido che il servizio di manutenzione della Regione si attivi immediatamente per eliminare quelle targhe indecenti e si coordini con il Comune di Bologna per ripristinare quanto prima i

percorsi per persone non vedenti, oggi fortemente danneggiati e usurati al punto da rappresentare un pericolo. Mi chiedo inoltre se non sia arrivato il momento di adeguare la terminologia usata negli atti regionali".

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