"Ricordate chi vi ha aiutato?". Solovyov attacca Draghi e l'Italia

Il conduttore vicinissimo a Putin sbertuccia Draghi: "Super Mario, nessuno lo ha eletto". Poi la frecciata all'Italia: "Ricordate chi vi ha aiutato durante il coronavirus?"

"Ricordate chi vi ha aiutato?". Solovyov attacca Draghi e l'Italia

Vladimir Solovyov se l'è legata al dito. Dopo il sequestro delle sue ville sul lago di Como, conseguenza delle sanzioni per la guerra in Ucraina, il conduttore russo fedelissimo a Vladimir Putin non ha perso l'occasione di sferarre un nuovo attacco proprio all'Italia. Dagli schermi di Russia1, l'emittente che ospita il suo seguitissimo talk show, il propagandista vicino al Cremlino ha bacchettato il nostro Paese e il premier Mario Draghi, facendo riferimento anche agli aiuti che Mosca ci aveva inviato per l'emergenza Covid.

"Italiani, ricordate chi vi ha aiutati durante il coronavirus? No?", ha affermato Solovyov, alludendo alla controversa operazione di assistenza sanitaria concordata dall'allora premier Giuseppe Conte con Putin. Il conduttore russo, poi, ha puntato il mirino su palazzo Chigi e ha aggiunto: "Le persone comuni si ricordano, ma voi che vi siete rintanati al governo e ora aprite la bocca vi ricordate?". Di seguito, l'attacco esplicito al premier italiano. "Super Mario, Mario Draghi! Sì, quello che nessuno ha eletto... Capisce davvero quello che pensano gli italiani? O come spesso accade, non importa a nessuno?", ha chiosato il presentatore della tv russa, descrivendo l'ex banchiere come distante dal sentire comune dei nostri connazionali.

Una rappresentazione della realtà che Solovyov aveva proposto già nei giorni scorsi, quando aveva raccontato di ricevere delle lettere da parte di italiani contrari alla linea del governo sull'Ucraina. In realtà, di quelle missive non aveva dato alcuna prova. Poi, in tv, il conduttore ha attaccato il disco della propaganda anti-occidentale e in particolare anti-europea. "L'Europa è governata da persone che in pratica non sono state elette da nessuno", ha osservato il sostenitore di Putin, mentre gli ospiti del suo dibattito annuivano.

Poco prima, il volto di Russia1 aveva fatto un'allusione non troppo velata alla decisione dell'Eni di aprire due conti - uno in euro e uno in rubli - per pagare il gas russo. "Mi sono piaciuti gli italiani quando l'Eni ha detto: 'Noi i rubli? No, dimenticatevelo. Non accadrà mai, non osate dirci una cosa simile.

E poi all'improvviso: oh la la, dove possiamo aprire un conto? Rubli, siamo pronti! In accordo con le istruzioni Ue, sì... E poi, immediatamente, va tutto bene", ha punzecchiato Solovyov, andando a toccare il nervo scoperto delle forniture energetiche.

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