Roma, ambulante muore durante i controlli. Senegalesi scatenano la rivolta

Un ambulante senegalese è morto in centro a Roma dopo un blitz anti-abusivismo dei vigili. Sul Lungotevere scoppia la rivolta dei connazionali. Non sono chiare le cause del decesso

Roma, ambulante muore durante i controlli. Senegalesi scatenano la rivolta

Potrebbe essere stato stroncato da un infarto. Questa, finora, l’ipotesi più probabile per spiegare la morte di Niam Maguette, un ambulante senegalese, che nella tarda mattinata di oggi si è accasciato a terra, privo di sensi, mentre correva per sfuggire ai controlli della polizia locale.

La tragedia è accaduta sul lungotevere De’ Cenci, davanti all’Isola Tiberina, nel centro storico della Capitale. Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, verso mezzogiorno sarebbe scattato un blitz anti-abusivismo dei vigili urbani. Alla vista degli uomini della polizia locale le decine di ambulanti abusivi che si trovavano nella zona sono scappati con la rispettiva merce per sfuggire ai controlli.

Uno di loro, però, un ambulante senegalese di 52 anni, non ha retto allo sforzo e si accasciato a terra, senza vita, davanti agli occhi dei passanti. A nulla sono valsi i tentativi del personale del 118 di rianimarlo. L’uomo è morto in mezzo alla strada, dopo aver attraversato il lungotevere per sfuggire ai controlli dei vigili e i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso per arresto cardiocircolatorio. Secondo quanto riporta Il Messaggero, l’ambulante senegalese era già noto alle forze dell’ordine.

Non appena la notizia della morte dell’uomo si è diffusa tra gli altri venditori ambulanti è scoppiata la protesta dei connazionali, che hanno provato a bloccare il traffico sul Lungotevere tra largo dei Vallati e largo Arenula. Decine di ambulanti africani hanno protestato occupando la carreggiata e rendendo necessario l’intervento dei poliziotti in tenuta anti-sommossa. Per i connazionali, infatti, l’uomo non sarebbe deceduto per arresto cardiocircolatorio, ma sarebbe morto durante la fuga, per aver sbattuto la testa dopo essere stato investito da un motorino dei vigili. Alcuni ambulanti che hanno assistito al blitz hanno testimoniato, infatti, che l'uomo sarebbe stato investito da uno scooter della polizia locale mentre fuggiva per evitare i controlli degli agenti e che sarebbe morto a seguito di un grave trauma cranico, come dimostrerebbe una macchia di sangue presente sull'asfalto.

Il vice comandante dei vigili urbani, Antonio Di Maggio, ha subito risposto alle accuse chiarendo che la morte dell’uomo non è legata al blitz della polizia locale. "Agli atti nulla risulta, allo stato, di rapporto diretto”, tra i controlli e il decesso del senegalese, ha detto il vice comandante dei vigili che ha espresso cordoglio per la morte dell’ambulante. "La relazione di servizio dei colleghi fa riferimento a un intervento avvenuto alle 11.

50, anche prima, tra piazza Ponte Garibaldi e l'Isola Tiberina”, ha spiegato Di Maggio, mentre, ha spiegato Di Maggio, “il ritrovamento del giovane è avvenuto in seguito e ne siamo venuti a conoscenza dopo".

Il tratto di Lungotevere interessato dalla protesta è stato riaperto al traffico poco fa, al termine della protesta spontanea.

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