Non è ancora sopita la polemica sull'ammutinamento dei vigili urbani di Roma durante la notte di Capodanno, che già emergono le prime storie. I primi retroscena di chi, quella notte, ha disertato il servizio operativo per poi presentare una qualsiasi giustificazione.
E tra i tanti casi fa scalpore la vicenda rivelata al Messaggero da una giovane dottoressa capitolina, che si è sentita chiedere da una vigilessa - con pervicace insistenza, racconta il medico - un certificato medico retrodatato. E la data era, guarda caso, proprio quella della notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio.
La motivazione dell'assenza dal lavoro sarebbe stata quella dell'assistenza a un parente malato. Il caso però ha voluto che il medico di famiglia fosse fuori Roma per le vacanze di Natale e che il suo posto fosse stato temporaneamente preso da una sostituta.
"Ha chiamato in ambulatorio - spiega la quotidiano romano la giovane dottoressa - chiedendo appunto un certificato retroattivo per il 31 dicembre, le ho spiegato che non potevo rilasciarlo per legge a distanza di due giorni".
Una motivazione che non è valsa però, almeno in un primo momento, a placare le ansie della
vigilessa, caparbia nell'insistere con la propria richiesta: "Ha ripetuto più volte che aveva bisogno di quel foglio - conclude la dottoressa - Solo dopo molti no, ha desistito senza più richiamare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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