Mattinata di tensione a Roma, dove gli operai delle Acciaierie Terni-Ast sono scesi in piazza davanti all’ambasciata tedesca, per protestare contro la decisione della ThyssenKrupp di licenziare 537 dipendenti. I manifestanti erano diretti al ministero dello Sviluppo Economico, ma sono stati bloccati a piazza Indipendenza da poliziotti in tenuta antisommossa.
Ne sono nati degli scontri tra le forze dell'ordine e alcuni dimostranti che hanno cercato di forzare il cordone: quattro persone sono rimaste ferite alla testa e portate in ospedale. "Ci hanno manganellato perché non volevano farci arrivare al ministero dell’Economia", hanno raccontato alcuni operai. Subito dopo il corteo è arrivato al Mise al grido di "Gli operai non si toccano". Il ministro Federica Guidi ha quindi ricevuto una delegazione sindacale.
"Vogliamo chiedere un incontro al governo e alla polizia perché non si picchia così", tuona il segretario Fiom Maurizio Landini, "Appena siamo partiti in corteo stiamo stati caricati senza alcuna motivazione. Anch’io ho preso le botte dai poliziotti. Alcuni dei nostri sono finiti in ospedale, non finisce qui". "Stavamo facendo un corteo assolutamente pacifico verso il Mise che è stato interrotto da una carica immotivata da piazza Indipendenza. Non c’era e non c’è nessun problema di ordine pubblico, lo crea chi ha caricato", ha aggiunto il segreario di Fim-Cisl, Marco Bentivogli.
Immediata la replica della Questura: "Volevano andare verso la stazione Termini e occupare lo scalo romano, hanno forzato il cordone delle forze di polizia e per questo c’è stata una carica di contenimento. Sono stati tirati oggetti contro le forze dell’ordine e un funzionario e tre agenti di polizia sono rimasti feriti". Inoltre, la Questura ha diramato in una nota in cui spiega: "È di quattro agenti, tra cui un funzionario di polizia, il bilancio finale dei feriti tra le forze dell’ordine, rimasti contusi durante le frizioni con i manifestanti, avvenute questa mattina inpiazza Indipendenza durante il sit-in dei lavoratori della ThyssenKrupp. I poliziotti hanno riportato lesioni con prognosi che vanno dai 3 ai 10 giorni".
"Ci sono persone che rischiano il posto di lavoro che oggi sono state picchiate dalla polizia", ha detto intanto Susanna Camusso, annunciando di aver chiamato Alfano, "Si parli di questo e non delle sciocchezze. Vi pare che parliamo di sciocchezze ed affermazioni false mentre ci sono lavoratori Ast picchiati dalla polizia? Parliamo di come si crea lavoro. Metà del Paese sta sempre peggio e se ci sono persone che manifestano ci sono cariche. C’è una questione sociale in questo Paese. Si parli di questo. Invece sulle questioni di merito non si risponde mai".
Renzi ad Alfano: "Accertare le responsabilità"
Una lunga telefonata con il ministro Angelino Alfano e un’altra con Maurizio Landini: Matteo Renzi, a quanto si apprende, ha seguito gli sviluppi della manifestazione Ast, chiedendo sia di avere un’analisi dettagliata degli scontri "per accertare le responsabilità" sia di "abbassare i toni" per evitare che una crisi industriale possa provocare lacerazioni.
Alfano vede i sindacati
Tutti i gruppi parlamentari del Senato hanno chiesto al ministro degli Interni Angelino Alfano di riferire domani al question time sulle "cariche della polizia contro gli operai dell’Ast di Terni che manifestavano davanti all’ambasciata tedesca".
Alfano ha incontrato i leader dei sindacati presenti in piazza al Viminale. Della questione si è interessato anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando che ha telefonato al vicepremier e al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per avere informazioni e chiarimenti su quanto accaduto.
"Non abbiamo ricevuto le scuse dal governo, ma abbiamo fatto presente che un atto di questo tipo verso i lavoratori di Terni sarebbe molto utile, c’è in gioco la credibilità di tutto il governo, non vogliamo capri espiatori, ma vogliamo che non si ripeta. Non vogliamo alimentare uno scontro con i lavoratori della polizia e abbiamo chiesto al governo
538em;">l’impegno che si lavori per fare in modo che tutto ciò non si ripeta", ha detto il leader della Fiom, Maurizio Landini, al termine dell’incontro dei sindacati con il ministro dell’Interno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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