Dal Salento la storia di Torquato: l'agnellino salvato dal macello prima di Pasqua

È stato trovato dagli agenti dell'Enpa con le zampe legate. Ora vive in una villa con la sua nuova padrona e i cani

Dal Salento la storia di Torquato: l'agnellino salvato dal macello prima di Pasqua

Si chiama Torquato e vive comodamente in una casa. Vaga da una camera all'altra e riposa comodamente sul divano in salotto. Non è un cane, anche se crede probabilmente di esserlo, ma un agnellino salvato da macellazione sicura.
È una storia che viene dal Salento. In particolare da Carmiano, un piccolo paese in provincia di Lecce. A raccontarla è il giornale on line "Leccesette.it".

Come detto era destinato al macello, ma è stato salvato il giorno prima di Pasqua per essere affidato ad una volontaria che lo ha preso in casa come se fosse un cagnolino.
I cani ci sono, e sono venti, e hanno accolto il nuovo coinquilino come uno di loro.

La storia di Torquato ha commosso tutta la comunità leccese e non solo. È stato trovato in aperta campagna con le zampe legate dalle guardie ecozoofie dell’Enpa (l'ente nazionale protezione animali) e ora vive in una villa tra latte e coccole.
"I cani hanno a disposizione letti cucce e divani e Torquato si comporta esattamente come loro - dichiara la padrona al quotidiano locale, continuando - L'unica differenza è che ingoia qualsiasi cosa: cavi elettrici, carta, plastica, lenzuola. Perciò la mia attenzione deve essere costante, ma appena urlo "Torquato no!", o scappa con l'oggetto o lo lascia subito".
Torquato, però, un giorno diventerà un montone e una villa potrebbe stargli stretta. Emy Ponzini ha pensato di lasciarlo in una struttura più adatta a lui, ma sottolinea "È morbosamente legato a me e il distacco sarebbe duro per entrambi".

Certo non mancano le polemiche intorno alla storia dell'agnellino.

"Non condivido. - ha scritto qualcuno su Facebook - Umanizzare gli animali, dal mio punto di vista, è violenza a degli innocenti. È l'umano che deve riavvicinarsi all'animale. Stiamo distruggendo il pianeta e così non si salva".

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