È caccia al cugino di Saman: dove lo cercano i carabinieri

Nomanulhaq Nomanulhaq è ancora latitante: si muove l'Interpol

È caccia al cugino di Saman: dove lo cercano i carabinieri

Come si sospettava da giorni, i carabinieri italiani si sono recati in "trasferta" a Parigi: la loro missione ora è trovare il cugino di Saman Abbas, l’ultimo dei tre cugini ancora latitante.

Come riporta Agi, i carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia stanno collaborando con la polizia francese per trovare Nomanulhaq Nomanulhaq, uno dei tre parenti di Saman ripresi, con vanghe e piede di porco in mano, dalle telecamere di sorveglianza dell’azienda agricola di Novellara in cui vivevano e lavoravano gli Abbas. Nomanulhaq, 34 anni, è l’unico dei tre ancora latitante, nonostante il mandato europeo emesso ormai da diverse settimane e nonostante sia ricercato dall’Interpol. Si pensa che l’uomo possa trovarsi ancora in Europa.

Saman Abbas: cosa hanno gli inquirenti e cosa manca

Sono attualmente cinque gli indagati per la presunta morte della 18enne pakistana che si opponeva al matrimonio forzato in patria con un cugino di 10 anni più anziano. Saman è scomparsa il 30 aprile da Novellara e non è stato ancora trovato il suo corpo, benché i suoi presunti persecutori abbiano lasciato delle tracce dietro di sé.

Oltre a Nomanulhaq, sono stati arrestati Ikram Ijaz e Danish Hasnain. Entrambi si trovavano in Europa, il primo in fuga verso la Spagna con il fratellino di Saman - attualmente in una struttura protetta italiana - il secondo, presunto esecutore materiale dell’omicidio, stabile a Parigi in un appartamento con altri quattro pakistani, è arrestato nei giorni scorsi. Per questa ragione si ritiene che Nomanulhaq potrebbe essere ancora in Europa.

Si cercano invece i genitori di Saman, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, che secondo le ultime indiscrezioni sarebbero stati individuati nei pressi dei terreni di famiglia. Shabbar, in particolare, sarebbe ritenuto molto pericoloso, poiché è stato descritto come armato e molesto - inoltre nelle scorse settimane, il fidanzato di Saman, Saqib, ha accennato a una sua possibile affiliazione alla mafia pakistana. Per Shabbar e Nazia è stata richiesta l'estradizione.

Ma che fine ha fatto Saman? Le parole del fratellino sembrano chiare: Saman sarebbe stata punita con un omicidio a causa della sua opposizione al matrimonio forzato.

Parte di ciò che sanno gli inquirenti è dovuta alla sua testimonianza, a quella di Saqib e ciò che hanno scoperto attraverso telecamere di sorveglianza e chat telefoniche. C’è il forte timore che il corpo della ragazza sia stato distrutto, sebbene non si sappia ancora come: le continue ricerche di questi mesi non hanno dato nessun esito positivo, neppure dei suoi effetti personali.

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