"Sarà disoccupazione di massa", la neutralità di Kiev e Macron: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la frase di Zelensky, la presunta pazzia di Putin e Feltrinelli

"Sarà disoccupazione di massa", la neutralità di Kiev e Macron: quindi, oggi...

- volevo solo dirvi che mentre ci lamentiamo, giustamente, per i dissidenti barbaramente arrestati a Mosca, Juliane Assange verrà estradato negli Usa dove rischia una condanna per aver diffuso documenti riservati tra cui informazioni su crimini di guerra commessi dalle forze americane in Iraq e Afghanistan. Così, giusto per...

- mi accorgo che ieri siamo riusciti a cancellare il nome del fascistissimo Italo Balbo dagli aerei della flotta di Stato, dimenticando la sua storica traversata sull'Atlantico, mentre allo stesso momento celebravamo con chili di bava il ricordo di Giangiacomo Feltrinelli, morto mentre cercava di far saltare in aria un traliccio

- mi domando e dico: ma come fa Maurizio Molinari a tenere sempre la stessa posizione in semi-profilo durante tutti i collegamenti tv? Eroico

- San Marino si dichiara neutrale. E mo' so' cavoli

- Macron che si mette la maglia dei paracadutisti, non si taglia la barba e fa finta di essere un presidente “battagliero” in stile Zelensky mi pare più una presa in giro che un omaggio al collega ucraino

- il vice cancelliere tedesco ha spiegato che senza il gas e il petrolio russo la Germania rischia la “disoccupazione di massa”. Stanno cercando di diversificare, ma non si può fare “in un istante”. E soprattutto non ai costi (relativamente bassi) della materia prima di Putin. Ora sapete perché Putin s’è preso la briga di invadere l’Ucraina, convinto com'era (e forse a torto) di tenere per i cosiddetti testicoli la locomotiva d’Europa

- la guerra tra i fedeli di Putin al Cremlino raccontata dal corrispondete…. a New York. Quindi sulla base di “autorevoli fonti di intelligence” di Washington. Boh, vabbé…

- dovreste sapere che miliardi di metri cubi di gas in Italia venivano dalla Libia: oggi la capacità del GreenStream è calata da 10 miliardi a 3,3 miliardi. Sapete per colpa di cosa? Della “guerra civile” sostenuta degli aerei europei per volere della Francia

- è partita la caccia ai “né né” sulla lite Nato-Russia, allo stesso modo in cui si denigravano no pass e no vax. Ve lo dico: mi sto stufando

- Assad? Un pazzo. Gheddafi? Un pazzo. Saddam? Un pazzo. Putin? Malattie mentali. Questo leitmotiv occidentale che tende a considerare fuori di senno il proprio nemico strategico non aiuta a comprendere le ragioni, vere e profonde, dietro ogni conflitto. Continuate pure così, convinti che la storia si muova sempre e soltanto per decisioni frutto di follie istantanee. Ne resterete delusi

- grande, grandissimo pezzo di Concita De Gregorio su Repubblica, dal titolo “Benvenuti nel solito Paese ‘né né’”. Unico appunto: non si capisce una mazza

- la frase con cui Zelensky prende atto che l'ingresso nella Nato dell'Ucraina è difficile, se non impossibile, potrebbe essere uno spiraglio di luce nei negoziati. Garantire a Mosca la neutralità ucraina, per quanto contrario al principio dell'autodeterminazione di un popolo, sarebbe una mossa votata al realismo politico. Come dice l'ex ambasciatore Marco Carnelos, "la 'prepotenza' in politica internazionale ricorre costantemente". E bisogna farci i conti

- Stoltenberg fa sapere che "ci sono 100.000 soldati americani sul territorio europeo e circa 40.000 truppe sotto controllo diretto della Nato a est Europa".

Inoltre "gli Stati Uniti stanno schierando truppe in Polonia e Germania e Olanda le stanno schierando in Slovacchia". L'obiettivo? Se Mosca attacca un alleato, saranno guai. Sono contento che la Nato sia così pronta a difenderci, ma l'idea di un conflitto globale mi terrorizza. Please, signori: abbassiamo i toni

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