"Amore, come chiamiamo nostro figlio?". Chissà quante volte è stata ripetuta questa frase dalle coppie che si avvicinano al fatidico momento di dare un nome al proprio pargolo. Bene. Al di là della difficoltà nel decidere se chiamarlo Giuseppe o Italo, bisogna tenere a mente alcune regole fondamentali. Ci sono dei nomi, infatti, che sono vietati dalla legge italiana. Non possono essere usati. Senza se e senza ma. Ecco quali sono.
Assolutamente vietati gli stessi nomi di padre, madre e fratelli. Il motivo? Evitare confusioni tra le varie identità, come ricorda Fanpage. Per lo stesso motivo, diversamene dagli Stati Uniti, non p possibile neppure mettere la dicitura junior.
Stesso discorso per il cognome al posto del nome. E se alcune assurdità sono ammesse, la legge vieta comunque di usare nomi che rimandino a soprannomi o ingiurie, handicap o disgrazie.
Rispetto agli anni passati qualcosa sembra essere cambiato anche rispetto all'accoppiata troppo bizzarra di nome e cognome. Dopo le polemiche scoppiate per alcuni casi particolarmente ridicoli, l'anagrafe ha deciso di respingere le combinazioni considerate eccessivamente lesive della dignità del bambino. Il quale potrebbe soffrirne nella fase di crescita. Un esempio? Se il vostro cognome è "Culetto", non potete chiamare vostra figlia "Rosa".
Banditi anche i nomi di personaggi storici, in particolar modo 'Adolf Hitler', 'Benito Mussolini', 'Josif Vissarionovich Stalin' e 'Osama Bin Laden'. Stessa storia per personaggi della letteratura come 'Conte Dracula' e 'Madame Bovary' oppure personaggi del cinema. Niente da fare per i nomi di fantasia troppo fantasiosi.
O per quelli femminili dati a un maschietto e viceversa (con l'eccezione di Andrea, che viene usato in entrambi i sessi).Ultima regola, quella del limite massimo di nomi. Ogni bambino ne può avere al massimo tre. Tutti gli altri non avranno valore legale.
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