I superstiti dell'odissea del traghetto Norman Atlantic puntano il dito contro il ritardo dei soccorsi. Teodora Douli, la moglie del 62enne morto durante le fasi successive dell'incendio, afferma: "Io e mio marito siamo stati più di 4 ore in acqua: ho tentato di salvarlo ma non ci sono riuscita, lui mi diceva 'moriamo, stiamo morendò'". Abbandonati a se stessi, dunque.
Una passeggera turca, invece, ha raccontato che "quelli che sono usciti per primi sono saliti sulle scialuppe di salvataggio. Eravamo bagnati dall'acqua che hanno lanciato per spegnere le fiamme. Avevamo i piedi ghiacciati. Le persone sono state costrette ad avvicinarsi al fuoco per scaldarsi. Abbiamo aspettato all'aperto per ore".
1.538em;">infine, anche il sindaco di Brindisi, ai microfoni di Rai News 24, si chiede come mai non siano state fornite basi di appoggio agli elicotteri utilizzati per il trasbordo dei passeggeri.
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